Processo Miramare, Falcomatà condannato anche in Appello: scattano altri 12 mesi di sospensione

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Arrivata a notte fonda la sentenza del processo Miramare: nuova condanna per Falcomatà e tutti gli altri imputati. I dettagli

La sentenza della Corte d’Appello nel processo Miramare è arrivata in tarda notte: il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, già sospeso per effetto della legge Severino dopo la condanna in primo grado, è stato nuovamente condannato per abuso d’ufficio. Condanna anche per tutti gli altri imputati del processo legato alle irregolarità nell’affidamento dell’albergo Miramare all’associazione “Il sottoscala”, guidata dall’imprenditore amico di Falcomatà Paolo Zagarella, anche lui condannato. La Corte d’Appello ha ridotto i termini della condanna che nel caso di Falcomatà passa da un anno e quattro mesi del primo grado a un anno di reclusione, e per tutti gli altri imputati da un anno a sei mesi.

Oltre a Falcomatà, sono stati quindi nuovamente condannati gli assessori della Giunta di allora (Marino, Muraca, Neri, Anghelone, Nardi, Quattrone e Zimbalatti), il dirigente comunale Spanò, il segretario comunale Acquaviva e appunto l’imprenditore Paolo Zagarella. Adesso, per effetto di questa condanna, scatteranno altri 12 mesi (con nuova decorrenza da adesso) di sospensione per tutti gli imputati.

Per il Comune di Reggio Calabria, quindi, si apre un’altra fase turbolenta: quale sarà l’effetto di questa sentenza sui già delicatissimi equilibri di Palazzo San Giorgio? L’Amministrazione comunale riuscirà ad andare avanti, sempre più indebolita e travolta dagli scandali? La seconda sentenza di condanna sul processo Miramare si aggiunge infatti all’inchiesta sui brogli elettorali che ha visto pochi giorni fa la sospensione prefettizia di Castorina. L’impressione è che i prossimi giorni saranno tutti da seguire.

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