Caro bollette, presentato a Reggio Calabria il progetto del “Banco dell’Energia”. Princi: “sostegno a 100 famiglie” | INTERVISTE

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    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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La solidarietà del Banco dell’Energia si espande fino ad arrivare al Sud Italia. Monti (Edison): “aderiamo con convinzione al progetto”

In tarda mattinata, presso Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria, è stata effettuata la presentazione del primo progetto nel Sud Italia del “Banco dell’Energia”. Sono 100 le famiglie, come conferma Giusi Princi, a cui verranno destinate risorse per il pagamento delle bollette, lampadine LED a basso consumo, e che saranno affiancate con un’attività di formazione sulla consapevolezza energetica. Questo il progetto di Banco dell’energia Onlus, l’organizzazione senza scopo di lucro promossa da A2A e dalle sue Fondazioni AEM, ASM e LGH, che sostiene le famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale. Il progetto è reso possibile grazie al contributo di Edison. L’iniziativa, a cui collaborano anche Banco Alimentare, Adiconsum, Signify insieme a una rete di associazioni del territorio e che si inserisce nell’ambito di “Energia in periferia”, il format di Banco dell’energia già sperimentato a Quarto Oggiaro e a Torpignattara, è la prima della Onlus nel Sud Italia ed è stata presentata oggi a Reggio Calabria. Alla conferenza sono intervenuti il  Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, la vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi, il Presidente ANCI Calabria Marcello Manna, il Presidente di Ipsos Italia Nando Pagnoncelli, il Presidente di Banco dell’energia Marco Patuano, l’Amministratore Delegato di Edison Nicola Monti, il Presidente Nazionale di Adiconsum Carlo De Masi, l’Amministratore Delegato di Signify per Italia, Israele e Grecia, Carlos Alberto Loscalzo e l’arcivescovo di Reggio Calabria, Monsignor Fortunato Morrone.

Un progetto che si inserisce in un quadro particolarmente drammatico, come dimostra  l’indagine effettuata da Ipsos per Banco dell’energia, con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione della percezione del fenomeno della povertà energetica presso la popolazione italiana con focus sul Sud Italia. Dall’indagine emerge che quasi un italiano su quattro crede di essere all’apice dell’emergenza (13%) o che il peggio debba ancora arrivare (10%). Al Sud questa convinzione è più radicata (14%). Il problema percepito come più grave e urgente è l’occupazione/economia (43% sul totale Italia), un dato sensibilmente più elevato per i residenti al Sud e Isole, con il 57%. E sempre al Sud troviamo maggiore insoddisfazione per quanto riguarda la qualità della vita nella propria zona di residenza. Se infatti il 70% degli italiani si dichiara soddisfatto della propria qualità di vita, questa percentuale scende al 62% al Sud. Allo stato attuale, il 56% degli italiani si dichiara poco o per nulla soddisfatto della propria condizione economica, un dato in crescita negli ultimi 6 mesi, così come in crescita è la preoccupazione legata al costante aumento dei prezzi (che tocca ormai oltre 8 italiani su 10). Tra le motivazioni, la difficoltà di fare i conti con l’aumento del costo della vita, il non potersi permettere certe spese, la sensazione di preoccupazione per il futuro perché le spese correnti non consentono di accumulare risparmio. Energia/gas e carburanti, oltre ai prodotti alimentari, le categorie di spesa su cui la quasi totalità degli italiani ha registrato aumenti, con percentuali elevatissime (sopra l’80%). E proprio la crisi energetica è un punto cruciale del dibattito attuale. Non soltanto perché l’aumento del costo dell’energia, oltre al conflitto tra Russia e Ucraina, è considerato la principale causa dell’aumento dei prezzi degli altri beni e servizi, ma anche perché quasi un italiano su tre si aspetta che le richieste di risparmio energetico saranno, nell’imminente futuro, molto rilevanti per i cittadini, chiamati quindi a farsi carico in prima persona della situazione. In generale, quasi un intervistato su due (47%) si aspetta che gli italiani, nell’inverno alle porte, ridurranno realmente i propri consumi di energia.

Secondo i dati Istat 2021 elaborati da Ipsos, il 7,5% delle famiglie italiane vive in povertà assoluta (con un andamento tendenzialmente crescente negli ultimi 15 anni), una percentuale che arriva al 10% se ci si concentra sulle famiglie del Mezzogiorno. Il rischio di povertà o esclusione sociale riguarda circa un italiano su quattro (25,4%) e si alza drasticamente se ci concentriamo sul Sud e sulle Isole (41,2%). Anche la povertà energetica è un fenomeno che segue queste tendenze. Ha un’incidenza crescente dal 2014 al 2018 (dato più recente: 8,8% delle famiglie italiane, fonte OIPE), e fortemente diversificato per area geografica. La situazione più preoccupante è al Sud e sulle isole, e dunque in Calabria, dove si stima che sia un fenomeno che può coinvolgere tra il 24% e il 36% delle famiglie (fonte rapporto OIPE 2020 ed elaborazioni Ufficio Studi CGIA su dati Istat e Rapporto OIPE 2020). Dati che fanno comprendere quanto sia necessario agire nel breve periodo per sostenere i nuclei familiari in condizione di vulnerabilità economica e sociale, che rischiano di non poter accedere a un paniere minimo di beni e servizi energetici.

“Questa iniziativa  è particolarmente importante per il Banco dell’energia  perché è la conferma di quanto avevamo promesso in occasione della presentazione del Manifesto ‘Insieme per contrastare la povertà energetica’: ampliare le attività della nostra Onlus dalla Lombardia a tutta l’Italia – dice Marco Patuano, Presidente di Banco dell’energia e Presidente di A2A  – Anche in Calabria, come è avvenuto per il quartiere romano di Torpignattara e per Quarto Oggiaro a Milano, il progetto ‘Energia in periferia’ si sviluppa su due fronti: uno emergenziale, che ha l’obiettivo di aiutare le famiglie nell’immediato, e uno strutturale a scopo educativo e sul lungo periodo”. 

“La situazione di emergenza energetica che stiamo vivendo richiede una risposta di sistema che impegni tutti gli operatori del settore: è sentendo questa responsabilità che Edison ha aderito al Manifesto e sostiene l’iniziativa “Energia in periferia” in Calabria – dichiara Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison – È un contributo di solidarietà che si affianca a quelli attivati dagli altri player del Manifesto e alle altre iniziative che ci vedono impegnati, anche attraverso la Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale, nel supporto a tutte le forme di vulnerabilità. Abbiamo voluto portare “Energia in periferia” in Calabria perché abbiamo una storica e continuativa presenza in questo territorio di cui ci sentiamo parte integrante e che ci ha sempre permesso di costruire valore insieme alle comunità locali.” 

“Per Signify essere tra i firmatari del Manifesto – dice Carlos Alberto Loscalzo, Amministratore Delegato di Signify per Italia, Israele e Grecia – vuol dire rendere accessibili, alle persone e famiglie in difficoltà, gli strumenti di efficientamento energetico di cui disponiamo: la tecnologia LED aiuta a ridurre i loro consumi e aumenta, attraverso uno strumento tangibile, la loro consapevolezza dei consumi energetici. In qualità di leader mondiale nell’illuminazione, il nostro ruolo non è solo quello di operare in modo responsabile ma anche di aiutare le città, le imprese e le persone a far fronte all’attuale crisi energetica ed economica, contribuendo a ridurre allo stesso tempo gli effetti dei cambiamenti climatici.”

Oltre al contributo per il pagamento delle bollette che prevede un accompagnamento e un sostegno economico per un accesso all’energia sempre più inclusivo nei confronti delle famiglie in difficoltà e alla donazione di lampadine a basso consumo da parte di Signify, Banco dell’energia svilupperà nei prossimi 9 mesi anche azioni volte alla promozione di comportamenti orientati al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale attraverso l’organizzazione di corsi formativi – incontri one to one tra le famiglie coinvolte e TED (Tutor per l’Energia Domestica) – per prevenire o risolvere situazioni di povertà energetica.

“Orgogliosa che Reggio Calabria sia capofila al Sud di un innovativo concetto di solidarietà, uno dei più importanti progetti solidali mai realizzati nel settore energetico. Sono felice che la concreta applicabilità sul territorio avvenga proprio nella nostra regione, nella quale sono tantissime le famiglie a rischio povertà energetica. E come Regione ci dichiariamo immediatamente disponibili ad ampliare il ventaglio delle città in cui portare avanti il progetto”. A dirlo è il vicepresidente della Regione, Giusi Princi. “Questa iniziativa, per cui ringrazio tutti i preziosi partner, è davvero una boccata d’ossigeno che mi auguro possa essere mutuata nelle altre province calabresi – aggiunge Princi – perché è un’azione reale, pratica, che sostiene concretamente le persone, le famiglie non in grado di sostenere le spese energetiche. Ben cento i nuclei familiari in situazioni di difficoltà economica e sociale scelti direttamente dalle associazioni del Terzo settore di Reggio Calabria, a cui la rete di solidarietà pagherà le bollette, a prescindere dall’operatore con cui abbiano in essere il contratto”. “È un aiuto materiale a cui seguiranno a breve ulteriori iniziative che la Regione Calabria, dietro forte input del presidente Occhiuto, metterà in campo a sostegno delle famiglie e delle imprese più vulnerabili, avendo avuto il via libera dalla Commissione Europea proprio pochi giorni fa. Il 28 ottobre infatti l’Europa ha approvato un terzo accordo quadro temporale riguardo gli aiuti, ripristinando di fatto le deroghe di sostegno già messe in atto nel corso della pandemia da Covid19, per accompagnare la crisi del momento. Entro il mese di novembre pertanto – precisa la Vicepresidente – la Regione Calabria darà seguito a questa misura europea intervenendo con azioni che interesseranno tutto il territorio calabrese”. “Fare sistema, fare squadra insieme al terzo settore ed al mondo del volontariato per stare accanto alle persone più vulnerabili: è questa la mission del progetto – conclude Giusi Princi – è questa la mission che la Regione ha pienamente sposato”.

Edison è tra i firmatari del “Manifesto contro la povertà energetica” promosso da Banco dell’energia con il fine di contrastare il fenomeno e sensibilizzare l’opinione pubblica e i referenti istituzionali, mettendo in campo azioni concrete per fronteggiare le situazioni di difficoltà sul tema attraverso una rete di stakeholder che condividono la missione del Banco dell’energia. Al progetto “Energia in periferia” di Reggio Calabria contribuisce anche lo Stakeholder Advisory Board di Edison, il comitato composto dai rappresentanti dei diversi portatori di interesse con cui Edison si confronta per indirizzare lo sviluppo sostenibile della società.

Reggio Calabria, Princi: “da fine novembre importanti contributi ad imprese e famiglie | VIDEO

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