Reggio Calabria, Marcianò: “legittima la nomina dei sindaci facenti funzioni ma la città è in pessimo stato” | VIDEO

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Reggio Calabria, Marcianò: “è legittima la nomina dei sindaci facenti funzioni. C’è chi si lamenta che non siano stati eletti dal popolo: perché gli ultimi Presidenti del consiglio Monti, Renzi, Letta e Draghi lo sono stati?”

Il Consiglio comunale di Reggio Calabria, che si è svolto questa mattina, conferma il proprio sostegno all’azione amministrativa intrapresa dal sindaco Giuseppe Falcomatà dopo l’ultima pronuncia della Corte d’appello sul processo cosiddetto “Miramare”. Nel suo intervento, il consigliere Angela Marcianò, ha espresso un pensiero chiaro: “potrò apparire tranciante con questa dichiarazione. Ma chi mi conosce sa bene che ci metto sempre la faccia, per cui non voglio tradire me stessa neppure in questa occasione. Noi politici diciamo sempre che le Istituzioni vanno rispettate! Nessuno si sognerebbe mai di dire il contrario. Ma vi chiedo: cosa significherebbe rispettare le Istituzioni senza al contempo rispettare le sentenze e le leggi? Per il caso Miramare. Tutti abbiamo preso atto della sentenza. Per quel che mi riguarda con dilaniante amarezza. Ed anche della legge Severino, che si applica come sua diretta conseguenza. Oggi si preferisce spostare l’attenzione su altro. Se la Severino va bene quando sospende il politico “ avversario” condannato (anche per condanne inferiori al mese), deve andarci bene anche nella parte in cui prevede il ritorno del politico nella carica che ricopriva in precedenza. Si tratta sempre della stessa Legge”, rimarca Marcianò.

“Così come è legittima la nomina dei sindaci facenti funzioni. C’è chi si lamenta che non siano stati eletti dal popolo: perché gli ultimi Presidenti del consiglio Monti, Renzi, Letta e Draghi lo sono stati? Ed in questo caso sappiamo bene che è la Costituzione a prevederlo.
Dunque, fintanto che la Politica non sarà in grado di abrogare questa normativa, in vigore dal 2012, che oggi sembra non piacere ne’ a destra né a sinistra, non si può che tacere. E questo significa rispettare le Istituzioni. Punto. Altra cosa sono le condizioni di non vivibilità in cui versa la città. Reggio è in pessimo stato, non solo non riesce a proiettarsi verso orizzonti ambiziosi, ma fa fatica a sopravvivere nel quotidiano, a garantire anche i servizi indispensabili. Ma tutto questo non è ricollegabile ne’ alla sentenze ne’ ad una legge. I piani vanno considerati distintamente altrimenti si rischia di far saltare anche le opportunità più prossime. Penso, solo a titolo di esempio, ai concorsi per l’assunzione di nuovi dipendenti comunali e alla necessità di non sprecare i fondi del PNRR. Pertanto, finché non si tornerà legittimamente a votare per il rinnovo del consiglio comunale, abbiamo tutti il dovere di garantire equilibrio e di contribuire a migliorare le cose. Abbiamo altresì l’obbligo morale di non girarci mai dall’altra parte e di dare un contributo serio, non a questa amministrazione, ma alla Città, che è di tutti e non sa che farsene delle nostre polemiche inconcludenti. Ci sarà tempo e modo per chi vorrà amministrare questa città, una volta eletto, di dimostrare coi fatti di saper fare di più e di meglio”, conclude Marcianò.

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