Nella Capitale ha sfilato il corteo organizzato da sindacati e associazioni, presenti anche Pd, M5S e Sinistra. A Milano Calenda e Renzi insieme
Due cortei a Roma e Milano per chiedere la pace in Ucraina: nella Capitale ha sfilato il corteo organizzato da sindacati e associazioni, presenti anche Pd, M5S e Sinistra. La manifestazione a Roma, a cui hanno partecipato “più di 100mila persone“, secondo gli organizzatori. In apertura lo striscione di Europe for Peace portato da scout e da volontari della Comunità di Sant’Egidio. “Per noi pace vuol dire la fine dell’invasione russa”, dice il segretario del Pd Enrico Letta dal corteo romano dove è stato contestato pesantemente da alcuni manifestanti (“Fascista e guerrafondaio”). L’ex premier è stato poi costretto a lasciare il corteo. Il leader grillino, Giuseppe Conte, invece si focalizza sull’invio di armi: “nuove spedizioni devono essere decisi dopo il confronto con il Parlamento”.
“Giuseppe Conte dice che ‘non mi devo azzardare’ a un nuovo invio di armi senza passare dal Parlamento. Conte può stare sereno, il Ministero, non il Ministro (che non dispone delle istituzioni nè delle organizzazioni, ma le rappresenta e le serve) seguirà le leggi come ha sempre fatto dalla sua istituzione in età Repubblicana“. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, replicando a quanto detto dal leader di M5S.
Il M5S Sicilia ha risposto presente alla manifestazione per la Pace. Dall’isola sono partite quasi 400 persone, divise in 7 pullman. La folta delegazione era composta dai rappresentanti dei Grilli dello Stretto e di altri meetup della provincia di Messina. In prima linea anche il deputato regionale Antonio De Luca, l’ex senatrice Grazia D’Angelo e l’ex consigliera comunale Cristina Cannistrà. “La pace – dichiara il parlamentare pentastellato – è valore irrinunciabile, la guerra non può essere un metodo per risolvere le controversie. In nessun caso possono essere le armi lo strumento per fermarla”.
Manifestazione a Milano con Calenda e Renzi
“Mi dispiace che Enrico Letta non sia qui“. Così il leader di Azione Carlo Calenda, sulla scelta che ha fatto il segretario del Partito democratico di partecipare alla manifestazione romana. “Qua c’è metà del Pd lombardo; nessuno avrebbe contestato Enrico Letta perché se c’è una cosa che va riconosciuta a Enrico Letta è la totale linearità sulla questione ucraina. E quindi qui non sarebbe stato fischiato ma solo applaudito”, ha concluso. “Credo che si debbano rispettare le idee di tutti. Trovo che la scelta di Carlo Calenda di convocarci qua sia stata molto bella. Perché credo che sia un dovere per tutti combattere per una pace giusta. Io non faccio polemiche con le altre piazze, credo che sia assurdo polemizzare su piazze diverse come ha fatto Giuseppe Conte questa mattina”, afferma il leader di Italia Viva Matteo Renzi alla manifestazione per la pace di Milano.