La nuova mappa topografia dell’Etna aggiornata al luglio 2021 (zona sommitale e Valle del Bove) è stata appena pubblicata sulla rivista ‘Remote Sensing’ (https://www.mdpi.com/journal/remotesensing). Lo rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. La mappa è stata prodotta grazie ad una nuova procedura di ‘fusione’ di dati satellitari elaborata da Tania Ganci. Lo studio è stato supportato dal progetto Ingv ‘Pianeta Dinamico’.
La mappa ad alta risoluzione è scaricabile come ‘Supplementary Material’ all’interno dell’articolo, liberamente accessibile. https://www.mdpi.com/2072-4292/15/1/198#app1-remotesensing-15-00 198 “Vulcani molto attivi come l’Etna – afferma il vulcanologo dell’Ingv di Catania Marco Neri – modificano significativamente la loro superficie topografica con grande frequenza, soprattutto nelle zone sommitali, cioè quelle più esposte al ricoprimento di nuove colate laviche, erosioni e crolli. Anche per questo motivo è molto importante produrre sempre nuove mappe topografiche delle porzioni di territorio che si modificano continuamente, anche per aggiornare i modelli tridimensionali del terreno sui quali simulare la propagazione di flussi lavici“.
“Per esempio, la colata lavica attiva dai primi giorni di dicembre 2022 e che emerge da una fessura eruttiva apertasi alla base settentrionale del Cratere di Sud-Est, seppur modestamente alimentata -conclude Neri – sta già modificando la morfologia e l’altitudine di quei luoghi“.