“Di ben diverso tenore è l’umore con cui questa segreteria provinciale accoglie la sentenza di appello per la professoressa Angela Marcianò, nostro ex candidato a sindaco alle ultime elezioni comunali di Reggio Calabria”. Lo afferma in una nota Giuseppe Minnella Portavoce Provinciale MSI-FT.
“Se altre segreterie di partito, all’indomani di altre sentenze di appello che hanno condannato i loro rei rappresentanti, hanno potuto manifestare, evidentemente sotto l’effetto di sostanze che intendono legalizzare, il loro disappunto su alcune norme dell’ordinamento italiano, nella fattispecie il reato di abuso d’ufficio, anziché condannare la condotta criminale dei loro rappresentanti istituzionali, questa segreteria provinciale del Movimento Sociale Italiano – Fiamma Tricolore non può che esprimere la propria soddisfazione per l’assoluzione con formula piena della professoressa Marcianò”.
“La stessa, infatti, dopo la denuncia per l’illegittimo affidamento del Miramare presentata dal compianto Enzo Vacalebre, ha contribuito a far luce su una vicenda che descrive appieno il modus operandi della sinistra e che rappresenta per la città una immane vergogna con un’amministrazione “titolare” che sta scontando trenta mesi di sospensione, sostituita da due FìFì (da “minicuciana” citazione) che nessuno ha eletto e nominati da un condannato”.
“In questi due anni abbiamo preferito il silenzio su quella condanna di primo grado della professoressa, noi sì rispettosi della giustizia e delle leggi sempre e non a “condanne alterne” come solito ad alcuni tetri personaggi. Così mentre in altri ambienti si raccolgono firme per solidarizzare con condannati convinti di essere proprietari della cosa pubblica, la Fiamma Tricolore, da sempre attenta alla questione morale ed etica della politica può, a testa alta, affermare di aver sostenuto, ancora una volta e come sempre una persona perbene! Noi. Altri no”.