Covid, addio al Green Pass anche in ospedali ed RSA

Covid, il Senato approva anche lo stop alle multe per i non vaccinati

StrettoWeb

E’ stato approvato oggi con 92 sì, 75 no e un astenuto presso l’Aula del Senato, il Decreto Rave: il testo adesso passerà alla Camera. Nel documento è entrato anche l’emendamento, a prima firma del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, con cui si prevede che dalla data di entrata in vigore del dl e “fino alla data del 30 giugno 2023 sono sospese le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione” nei casi di inadempimento dell’obbligo vaccinale Covid-19.

L’aula del Senato aveva inoltre approvato un emendamento a prima firma del presidente della commissione Sanità Franco Zaffini (Fratelli d’Italia), che aggiungeva due articoli al dl Rave-Covid, intervenendo sul Green Pass. In particolare – come spiegato dallo stesso Zaffini in una nota – si incide “sulle residue disposizioni che prescrivono l’impiego della certificazione verde Covid-19 per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice nonché ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere“.

Con l’ok alla proposta sono state abrogate le disposizioni che “consentono l’accesso alle predette strutture ai soli soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario, ovvero a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione unitamente ad una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle quarantotto ore precedenti l’accesso“, aggiunge Zaffini. Eliminate poi anche le norme che consentono agli accompagnatori di permanere nelle sale di attesa dei reparti di pronto soccorso solo se muniti di Green Pass.

E ancora: abrogata la disposizione che prevede il certificato per le uscite temporanee delle persone ospitate presso strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e no, strutture residenziali socioassistenziali. Si riduce a 5 giorni il periodo di autosorveglianza per i contatti stretti di soggetti risultati positivi prevedendo, quale misura precauzionale, “solo l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale di tipo Ffp2 per il suddetto periodo“.

Mentre con riferimento “al regime dell’isolamento dei soggetti risultati positivi al Sars-Cov-2“, viene abrogata “la disposizione che subordina la fine dell’isolamento all’esecuzione di un test antigenico o molecolare con esito negativo e rinvia ad una successiva circolare del Ministro della Salute la definizione delle specifiche modalità che determinano la cessazione della misura dell’isolamento“, spiega nella nota Zaffini.

Ignazio Zullo, senatore di Fratelli d’Italia ha affermato di aver “contribuito con i colleghi Zaffini e Berrino con apposito emendamento ad eliminare l’utilizzo del Green Pass come strumento necessario a impedire la diffusione del virus. Un assunto ingannevole e pericoloso perché si può essere dotati di Green Pass e al contempo essere portatori del virus. Sono altri i mezzi di profilassi generale che devono essere attenzionati con appropriata informazione e con specifiche raccomandazioni. Raccomandazioni, non obbligo. Gli obblighi rendono le persone soggetti passivi, le raccomandazioni elevano nelle persone il senso della responsabilità e delle conoscenze tecniche e scientifiche. E soprattutto rendono le persone libere“.

Gianni Berrino, senatore di Fratelli d’Italia, ha affermato: “Ieri in Senato il governo Meloni ha ancora una volta dimostrato che le promesse in campagna elettorale per noi di Fratelli d’Italia rappresentano un dovere verso i cittadini che ci hanno dato fiducia. Infatti, con il voto degli emendamenti sulle misure di contrasto alla diffusione del Covid, l’Italia puo’ finalmente dire addio al regime delle restrizioni che tristemente ha caratterizzato l’epoca di Roberto Speranza ministro della Salute. Grazie a noi gli italiani potranno d’ora in poi visitare i propri cari in strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e negli hospice, nonche’ nei reparti di degenza degli ospedali senza dover mostrare il Green pass. Inoltre, alla luce della minore aggressivita’ del virus, viene ridotto a cinque giorni il periodo di autosorveglianza per i contatti stretti di soggetti positivi al Covid. Viva la liberta’ dei cittadini, viva la coerenza di Fratelli d’Italia“.

Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano ha detto all’Adnkronos: “Sono pienamente d’accordo sui nuovi emendamenti. Il congelamento delle multe ai non vaccinati ha un senso anche perché, fatto un conto, era più il costo di riscuoterle che l’entrata attesa dalla riscossione. Per quanto riguarda l’addio anche agli ultimi utilizzi del Green Pass sono ancora più d’accordo perché il Green Pass è un falso. Non assicura assolutamente niente, né di non contagiare e né di non essere contagiati. Il Green Pass è solamente un certificato di vaccinazione che peraltro adesso, essendo la vaccinazione non più obbligatoria, come giusto che sia, non ha più fondamento“.

Trovo giusto togliere l’obbligo di essere in possesso di Green pass per entrare in ospedale e rsa. D’altronde anche il personale sanitario entra senza Green-pass. Finisce per essere una misura che fa figli e figliastri“. Lo scrive su Facebook il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.

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