In una competizione calcistica vince sempre una sola. Eppure ci sono rare, rarissime eccezioni, in cui a vincere sono entrambe le finaliste. Addirittura, quest’oggi, una finale per il 3°-4° posto. Sono arrivate terza e quarta, dunque, ma hanno vinto. Tutte e due. Il riferimento va ovviamente a Croazia-Marocco, “finalina” del Mondiale in Qatar. Da una parte la Nazionale migliore, dietro solo alla Francia, degli ultimi 8 anni, la Croazia, che si è quasi ripetuta (non era facile) dopo l’incredibile finale di 4 anni fa in Russia. Dall’altra, il Marocco, che già da tempo aveva fatto la storia e su cui non c’è bisogno di ricordare molto: miglior piazzamento di sempre per un’africana, arrivata in semifinale dopo aver battuto Belgio, Spagna e Portogallo, vendendo cara la pelle contro la Francia.
Oggi non è pari, come era accaduto nei gironi (0-0): la “finalina” finisce 2-1 per la Croazia al termine di una gara, al cospetto della posta in palio – ma forse proprio per questo – bella, intensa, ricca di occasioni e giocata su ottimi ritmi. I gol sono tutti nel primo tempo: botta e risposta Gvardiol-Dari in avvio (tra il 7′ e il 9′ minuto) e poi Orsic a ridosso dell’intervallo. Per il Marocco è 4° posto, anche se a testa altissima. Per la Croazia è 3° posto con una curiosità: ha vinto solo due gare in tutta la competizione, quella contro il Canada ai gironi e quella di oggi; poi due pari per 0-0 nel girone e due vittorie ai rigori fino alla semifinale. L’arma migliore? Il portiere Livakovic, assoluta star ai calci di rigore che hanno consentito a Modric e compagni di battere Giappone ma soprattutto Brasile.