Delianuova omaggia la ‘missione’ del dott. Domenico Fedele dopo 43 anni di servizio

L'Amministrazione comunale di Delianuova e l'Associazione culturale "Nicola Spadaro" hanno voluto rendere omaggio ai 43 anni di onorato servizio reso dal dott. Domenico Fedele

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Con un’emozionante e partecipatissima cerimonia che si è svolta presso il teatro comunale di Delianuova, l’amministrazione comunale, diretta dal sindaco Domenico Licastro, con la collaborazione dell’Associazione culturale “Nicola Spadaro”, ha voluto rendere omaggio al dott. Domenico Fedele, medico di famiglia in pensione dal mese di gennaio di quest’anno.

L’evento, dal titolo “Domenico Fedele, un medico di famiglia al servizio della comunità”, è stato inframezzato dai brani del concerto di Natale “Uniti per la pace”, eseguiti in maniera magistrale dai ragazzi dell’Orchestra Giovanile di fiati “G. Scerra”, diretta dal Maestro Gaetano Pisano, e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del vescovo Francesco Milito, del vice prefetto vicario dott.ssa Maria Stefania Caracciolo, e di una delegazione di consiglieri dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Reggio Calabria, guidati dal dott. Vincenzo Nociti, oltre ai rappresentanti delle associazioni del territorio e ad una folta platea di persone.

Lo dobbiamo ringraziare per quello che ha fatto e continua a fare per noi”, ha detto nel suo discorso il primo cittadino deliese, “e siamo davvero grati e riconoscenti per la sua opera e la sua missione”. Il termine missione è stato usato più volte nel corso della serata, perché è l’unico che riesce a sintetizzare perfettamente i 43 anni di servizio del dott. Fedele, reperibile ad ogni ora del giorno e della notte, non solo nel suo paese, Delianuova, ma in tutto il circondario. Circostanza, questa, che è stata ripresa anche dal viceprefetto Caracciolo nel corso dei suoi saluti, in cui ha riservato parole di apprezzamento nei confronti di Fedele, soprattutto per il fatto che ha saputo “inventarsi” durante tutta la sua attività, non solo prestando le necessarie cure ai pazienti, ma creando anche opportunità che, a Delianuova, diversamente, non ci sarebbero state, come il poliambulatorio specialistico e il Comitato locale della Croce Rossa Italiana. Anche il vescovo Milito ha voluto rivolgere un ringraziamento al dott. Fedele, riconoscendogli il merito di essersi speso senza riserve, e di rappresentare quel lato buono del sistema sanità che spesso, a queste latitudini, ha mostrato le sue falle. Insomma, un uomo e un professionista umile e generoso, sempre disponibile, con una grande pazienza e dall’animo predisposto al bene, come ha voluto sottolineare il dott. Nociti, il quale, rivolgendosi alla platea, ha concluso: “siete stati fortunati, comunità di Delianuova, perché avere un uomo del genere non è cosa di poco conto”.

Il discorso del dott. Fedele è stato accolto da un’ovazione e interrotto più volte da incessanti applausi, ed è stato senza dubbio il momento più atteso della serata, in cui, tra l’emozione, ha voluto ricordare diversi aneddoti della sua lunga carriera, non ultimo la gestione dell’emergenza pandemica degli ultimi anni e la realizzazione del centro vaccinale a Delianuova, che si è resa possibile grazie anche al prezioso aiuto dei volontari della CRI. Si è detto appagato per quello che ha fatto, perché cosciente che dietro ogni telefonata da parte dei suoi pazienti c’era sempre una richiesta d’aiuto a cui non avrebbe mai potuto sottrarsi. Quella scritta da Domenico Fedele è senza dubbio una bellissima pagina della storia della comunità di Delianuova.

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