Intercettazioni Juventus, da Paratici alle plusvalenze: “qui è peggio di Calciopoli”

Paratici, Plusvalenze, il riferimento a Calciopoli: emergono novità sulle conversazioni tra i dirigenti bianconeri nelle intercettazioni della procura, dopo l'ispezione della Consob

StrettoWeb

Tanto la Consob li supercazzoliamo“. È una delle frasi che i dirigenti della Juventus si scambiavano al telefono dopo l’ispezione della Consob, conversazioni ascoltate dalla Procura di Torino che sospettava che i bilanci della società fossero truccati. Il riferimento è alle plusvalenze fittizie, un sistema che secondo i pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello, la società bianconera avrebbe sfruttato per mettere una pezza ai conti in rosso.

Io una situazione così brutta non me la ricordo. Faccio solo un nome: Calciopoli. Anzi peggio perché Calciopoli avevamo tutti quelli che ci davano addosso. Qui ce la siamo creata noi“, dichiara il 23 luglio 2021 il dirigente bianconero Stefano Bertola durante una cena in centro a Torino. Lo si legge su “Repubblica”. Secondo la Procura, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici sarebbe la mente dietro tutto. Il suo braccio destro, Federico Cherubini, si confida dichiarando: “con Fabio non si poteva ragionare – si sente in un’intercettazione – Finché c’è stato Marotta gli metteva un freno. Quando è andato via ha avuto carta libera“. E ancora Cherubini a Bertola: “Fabio si poteva svegliare la mattina e firmare 20 milioni senza che nessuno gli dicesse niente. Io gliel’ho detto più volte: qui stiamo esagerando. Cioè è una modalità lecita ma hai spinto troppo. E lui rispondeva: a noi non importa. O fai 4 o fai 10, nessuno ti può dire nulla“.

Il dirigente Stefano Cerrato, il 26 ottobre 2021, a proposito della Consob dichiarava: “posso io supercazzolarli in un modo un po’ più raffinato?“. La sua era una richiesta di consiglio al revisore dei conti Roberto Grossi di Ernst & Young su cosa rispondere alla Consob a proposito dello scambio Pjanic-Arthur. “Sarebbe opportuno dargli un riferimento più o meno di principio contabile o qualcosa del genere“, spiegava Cerrato. E il revisore, che sarebbe dovuto essere un controllore indipendente, gli dava dei suggerimenti: “non usare il termine ‘aleatorietà’ che è troppo forte, meglio usare ‘soggettività’. Non dite che non usate Transfermarkt, dite che qualche volta lo usate“.

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