“Spett.le CalabriaSUE, facendo seguito alla Vostra Circolare n 571980 del 23.12.2022 avente ad oggetto CILAS/SCIA Superbonus 110 con scadenza 31.12.2022 – direttive, prendiamo ancora una volta atto dell’inadeguatezza della vostra infrastruttura che voi stessi ammettete nella vostra comunicazione che riportiamo testualmente: “Il canale telematico, per limiti tecnologici, nella fase di compilazione delle pratiche non consente un accesso contemporaneo illimitato degli utenti, anche in ragione della significativa dimensione degli allegati che vengono contestualmente caricati. Al fine di efficientare l’operatività del sistema, quindi, si consente la piena funzionalità ad un numero controllato di utenti per unità di tempo.” Riteniamo assolutamente inaccettabile quale soluzione all’inadeguatezza dell’infrastruttura informatica la limitazione del numero degli utenti al portale con la creazione di una lista d’attesa con anche un limite massimo di tempo per il caricamento della pratica. Il mal funzionamento della piattaforma per eccessiva lentezza, più volte negli anni evidenziato da questi Ordini Professionali e che quotidianamente ci viene comunicato dai professionisti nostri iscritti, non è di fatto mai stato risolto e di certo non è risolvibile con la soluzione proposta. Abbiamo anche constatato che il blocco del 25 u.s. di fatto era dovuto non a decina di migliaia di pratiche presentare a ma a poche centinaia”. Così l’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri calabresi in una lettera congiunta a CalabriaSUE.
“È surreale – proseguono – pensare di dover fare la fila anche on line in una infrastruttura digitale di recente realizzazione. Non è accettabile che una infrastruttura di recentissima realizzazione non sia adeguata alle effettive esigenze degli utenti, esigenze non molto differenti da quelle delle altre regioni italiane che non registrano tali criticità. Non è accettabile che i professionisti e i committenti debbano rischiare di perdere importanti opportunità lavorative e di migliorare il proprio patrimonio edilizio per malfunzionamento di una piattaforma digitale. Non è accettabile che a distanza di anni che si segnalano sempre le stesse problematiche ancora non sia stata trovata una soluzione definitiva. Fermo restando lo spirito di collaborazione che ci contraddistingue e che permane non possiamo più esimerci dal manifestare il nostro totale disappunto sulle soluzioni proposte”.
Per quanto sopra esposto – precisano – con la presente si DIFFIDA Codesta Spett.le Amministrazione
- a risolvere in maniera definitiva ed in tempi brevi ogni problematica sia hardware e software che periodicamente rendono frustrante il caricamento dei dati sulla piattaforma e mettono a rischio il lavoro di molti professionisti e committenti.
- ad attivare nell’immediato ogni soluzione possibile atta a garantire la trasmissione dei progetti da parte dei professionisti, eventualmente anche attivando una o più PEC”.