Reggio Calabria, al liceo scientifico “Leonardo da Vinci” il convegno “Prendersi Cura”

Il convegno si è svolto nell'ambito della Giornata internazionale della disabilità

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In una folta cornice di pubblico costituita dagli alunni delle prime classi, docenti e rappresentanti dei genitori del Consiglio di istituto, si è svolto nell’aula Magna del liceo Scientifico Leonardo da Vinci il Convegno “Prendersi Cura” , nell’ambito della giornata internazionale sulla disabilità. Al termine del convegno è stato inaugurato il nuovo Laboratorio sull’inclusività presso la sede succursale di Reggio Campi del nostro Istituto.

A dare lustro alla manifestazione c’è stata la presenza e l’intervento del vicepresidente della Regione Calabria, dott.ssa Giuseppina Princi. Sono intervenuti il Dirigente Scolastico del Liceo, dott. Francesco Praticò, il prof. Giuseppe Demaio, Coordinatore del Dipartimento di Sostegno e Referente BES, la dott.ssa Milena Zampaglione, Psicoterapeuta del Centro di Psicoterapia Cognitiva Ecopoiesis, Francesca Attinà, Presidente dell’Associazione Studio Arte e il dott. Vincenzo Campanella, coordinatore dell’Associazione Studio Arte.

Il Dirigente Scolastico, Francesco Praticò, ha introdotto i lavori: “questo Liceo, nel tempo, ha costruito la sua eccellenza elaborando un modello di riferimento per tutti, opera della collega Princi, adesso Vicepresidente della Regione, che ringrazio per la sua continua vicinanza al nostro mondo. Io mi sono inserito da pochi mesi in questo contesto, del quale mi sento partecipe e orgoglioso. La scuola deve dare attenzione a tutti gli aspetti dell’inclusione. Un coinvolgimento al quale tutti i ragazzi hanno diritto. L’inclusione va declinata in tutti i suoi aspetti: didattici, formativi ed educativi; è qualcosa che ci appartiene”.

Il Vicepresidente Giuseppina Princi non ha nascosto le sue emozioni: “entrare qui, in questa scuola, è rivivere quanto vissuto per più di dieci anni. Varcando la porta del Liceo mi è sembrato non fosse passato un solo giorno da quando lo dirigevo”. Ha poi rivolto un saluto ai ragazzi presenti: “siate protagonisti del vostro tempo. La scuola, questa scuola, si prende cura di voi perché è improntata su valori che vi accompagneranno per tutta la vostra vita. A guidarvi qui c’è un grande dirigente, un amico con cui ho sempre collaborato e condiviso la visione della scuola. L’inclusione è il filo rosso che lega tutte le attività, non solo della scuola, ma di tutta la vita. Inclusione significa accettare la diversità che è presente in ognuno di noi ; è una ricchezza”. Infine una chicca, un’anticipazione che promette molto: “molti diritti fino ad oggi sono stati negati. Non abbiamo avuto finora strutture adeguate in Calabria; spesso i genitori devono pagare presso privati le certificazioni di disabilità dei loro figli. La Regione Calabria si sta muovendo in tal senso. Prossimamente ci saranno importanti novità. Tante risorse del PNRR e dai fondi comunitari ci permetteranno di agire in modo efficace”.

Nel corso del convegno è intervenuto anche un ragazzo di VB, Giacinto Zoccali a testimoniare l’importanza del prendersi cura degli altri: “io faccio parte dell’associazione Studio Arte, e in questi anni sento di essere cresciuto molto dal punto di vista umano, sul piano della sensibilità. Essere vicino agli altri, essere coinvolto nella cura che si ha per gli altri è qualcosa che oggi più che mai dà valore alla nostra vita”.

Alla fine del convegno è stata poi inaugurata la nuova sala per l’inclusione. La creazione di un ambiente speciale ha visto come protagonisti i discenti più fragili, supportati dai loro compagni, impegnati insieme nel processo di riqualificazione creativa dell’ambiente attraverso suggestivi murales. “Il Laboratorio – ha detto il prof. De Maio, coordinatore del Dipartimento di Sostegno del Liceo – lo si è pensato come un contesto di ulteriore valorizzazione della didattica rivolta agli alunni con disabilità, non esclusivo ma inclusivo, impegnandoli in attività con il gruppo classe predisposte su misura per loro, potendosi avvalere della strumentazione e dei software specifici di cui è provvisto. Il nome scelto per identificare questo luogo del cuore, Prendersi Cura, vuole essere un monito costante all’importanza dell’accogliere l’altro, occupandosene, un messaggio educativo prezioso che deve essere interiorizzato ed esperito da ciascuno di noi”.

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