Messina, ecco cosa è nascosto sotto il piazzale dell’Atm: “sono dei criminali”

Messina: tre milioni di euro la cifra ipotizzata che il comune dovrà reperire per bonificare l’area del piazzale Atm

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StrettoWeb

Sono tre milioni di euro la cifra ipotizzata che il comune di Messina dovrà reperire per bonificare l’area del piazzale Atm, come abbiamo spiegato in un precedente articolo. Particolarmente amareggiato il sindaco Federico Basile che non avrebbe “mai ipotizzato di trovarsi di fronte ad uno scempio del genere, ad un possibile disastro ambientale, dovuto alla irresponsabilità degli amministratori che, probabilmente del 1990 in poi, si sono succeduti alla guida dell’azienda l’Atm e che, con comportamenti quasi criminali, hanno coperto sotto l’asfalto, serbatoi e materiali altamente inquinanti. Tutto questo ha comportato anche lo slittamento dei tempi di consegna dell’area interessata oltre, a posticipare l’acquisto di vetture elettriche grazie ai fondi del PNRR necessari per ed avviare il cambiamento climatico ed ambientale”.

A scoprire tutto il quantitativo di idrocarburi sotterrati, l’equipe tecnica dell’azienda di trasporti messinese guidata dal direttore generale Claudio Iozzi e del responsabile Rup, Antonello Torre: “l’Atm aveva avviato i lavori per pavimentare il piazzale quando, la presenza di alcune crepe importanti nel terreno, hanno indotto ad approfondirne la natura e scavare per risolvere ogni eventuale problema successivo. Con grande sorpresa, è venuto fuori il primo serbatoio contenente circa 25 mila litri di carburante sotterrano a tre metri di profondità. Attivate subito le procedure per l’affidamento d’urgenza ad una ditta specializzata del settore, prevedendo una spesa di circa 80 mila euro. L’Atm ha informato le autorità preposte quale soggetto non responsabile ma, una volta scoperti gli altri quattro serbatoi pieni di carburante per un totale di 25 mila litri, è diventata soggetto responsabile e quindi deputato a provvedere alla bonifica ambientale dell’area. Dai 200 mq ipotizzati si è passati ai circa 1300/1400 mq con oltre 10 mila tonnellate di materiale da smaltire e conferire in discarica. Una volta messa in sicurezza, l’area dovrà essere ricompattata e preparata per i lavori che si dovranno eseguire“.

I costi per i lavori da effettuare si aggirano sui tre milioni di euro, essendo l’Atm una società in House, dovrà provvedere il Comune di Messina a stanziare le somme necessarie. Il Sindaco Basile, da questo punto di vista, è stato molto categorico affermando che, “nessun servizio sarà tolto ai cittadini messinesi, a rimanere penalizzati, sicuramente, saranno i lavori di manutenzione delle strade”. Giuseppe Campagna ha affermato che “dal mese di agosto 2018, data in cui ha assunto la presidenza dell’Atm si è trovato di fronte ad una situazione economica disastrosa e, dopo la trasformazione da azienda speciale in Spa, stava risanando ma, i problemi attuali, probabilmente lo costringeranno a rivedere alcune priorità”. Campagna ringrazia il personale che “con grande senso di responsabilità e professionalità ma, in piena sicurezza, grazie a tutte le procedure di rilevamento di eventuale inquinamento ambientale messe in essere dall’azienda, sta lavorando per completare al più presto i lavori preparatori dell’area interessata”. 

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