Il Ministro Crosetto in Calabria: “la ‘Ndrangheta ha qui le sue radici, ma i suoi interessi sono altrove”

La visita del Ministro della Difesa Guido Crosetto in Calabria, nella sede del Comando legione carabinieri

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La ‘Benemerita’ è da sempre presidio di legalità e sicurezza nonché simbolo della presenza dello Stato. ll Ministro Guido Crosetto è oggi in Calabria per incontrare i Carabinieri e visitare Reparti dell’Arma che operano nella Regione“. Così, in un tweet, il Ministero della Difesa.

Crosetto in Calabria: “far sentire la presenza dello Stato”

La guerra continua. In Calabria ci sono 6000 carabinieri che lavorano ogni giorno e con loro finanzieri, poliziotti, le Prefetture. Dobbiamo fare sentire forte la presenza dello Stato. Lo Stato deve essere la luce che illumina i luoghi dove prevale il buio. Il motivo per cui sono qua oggi è questo e forse il fatto che anche plasticamente il cappello che portano i carabinieri rappresenti una fiamma è qualcosa che deve accendere le nostre speranze“. A dirlo è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto, da stamani in Calabria per una visita a varie caserme dei carabinieri accompagnato dal comandante generale dell’Arma, generale Teo Luzi. il Ministro, in tarda mattinata, è stato a Platì e San Luca dove si è soffermato al cippo in ricordo del sacrificio del brigadiere Carmine Tripodi, ucciso in un agguato di ‘ndrangheta il 6 febbraio 1985.

Sono qua – ha detto a San Luca – in luoghi simboli di uno Stato che vuole continuare a essere presente nei luoghi più difficili, di uno Stato che non si dà per vinto e vuole combattere la più forte organizzazione criminale al mondo nei luoghi in cui questa è nata ed è ancora forte. Uno Stato che viene attraverso la figura del ministro della Difesa per rendere rispetto ed onorare le persone che fisicamente rappresentano lo Stato qua, le Stazioni dei carabinieri, i carabinieri che vi lavorano e che ogni giorno fanno un lavoro oscuro non riconosciuto dai più in difesa delle istituzioni, della legalità, in luoghi nei quali pochissime persone avrebbero voglia di venire, in condizioni di vita anche personali molto difficili. Sono contento e onorato di avere visitato questi luoghi perché è giusto che lo Stato venga ad inchinarsi di fronte a chi lo serve ogni giorno non solo a chi ha perso la vita, perché è facile farlo davanti a chi ha perso la vita ma anche chi la vita la sacrifica tutti i giorni, mettendo la divisa e servendo in silenzio il proprio Paese ogni giorno”. “Andando a Platì – ha detto Crosetto – ho visto la strada che si interrompe prima della montagna. Ecco, non si interrompe la strada, ma lo Stato quando un’opera non va avanti. Nei prossimi giorni se avrò qualcosa da riportare ai miei colleghi di governo e al Presidente del Consiglio sarà questa, un urlo che sento venire nel silenzio, perché questi sono luoghi silenziosi in cui nessuno parla. Ma dice più quel silenzio di mille altre cose“.

‘Ndrangheta, Crosetto: “radici in Calabria ma interessi fuori Regione”

Sono in Calabria per ringraziare e portare la presenza dello Stato ai 6mila carabinieri che lavorano tutti i giorni, fronteggiando, in una regione particolare, una delle più potenti organizzazioni criminali mondiali, facendolo con una serietà, metodologia e capacità che nessuna altra forza di polizia può sostenere in tutto il Mondo“. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, presente oggi a Catanzaro, in visita al comando legione carabinieri Calabria. Il ministro ha fatto il punto con i vertici dell’Arma, soprattutto sulle azioni e la programmazione per il contrasto alla ndrangheta. “Lo Stato ogni anno si organizza di più – ha aggiunto – fa sempre un passo in avanti, aumenta la capacità di controllo, in una regione che anno dopo anno agisce per liberarsene essa stessa, nel suo tessuto economico e sociale. Le radici della ndrangheta sono in Calabria, ma – ha affermato il ministro – sappiamo che è una grandissima organizzazione internazionale i cui interessi sono al di fuori di questa regione“.

Crosetto in Calabria: “cambierà il modo in cui l’abbiamo interpretata”

Penso che la Difesa stia cambiando dopo gli avvenimenti dell’Ucraina. Cambierà il modo in cui l’abbiamo interpretata fino ad ora, così come il mondo sta cambiando velocemente in altri settori, cambierà anche in quello della Difesa, come cambierà anche in quello della lotta alla criminalità. Ci sono settori che fino a qualche anno fa non esistevano. Pensate al cyber su cui si svilupperanno azioni sia difensive che offensive che in qualche modo devono fare cambiare anche la stessa organizzazione e la mentalità“. A dirlo il ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo ai giornalisti ad una domanda sulla eventuale necessità di riforme del settore al termine della sua visita al Comando Legione Carabinieri Calabria prima tappa di un tour in varie zone della regione per visitare vari Comandi dell’Arma.

Crosetto in Calabria: “Ue finanzi Paesi che supportano Ucraina”

Dopo mesi di costose forniture di armi, Crosetto ha affermato che l’Unione Europea dovrebbe fornire supporto finanziario ai Paesi che sostengono l’Ucraina. Ha aggiunto che l’Italia è aperta anche a proposte di acquisti congiunti da parte dell’Agenzia per la Difesa dell’Ue“. E’ quanto si legge in un’intervista rilasciata al ministro della Difesa Guido Crosetto alla Reuters. “Crosetto, fermo sostenitore della necessità di difendere l’Ucraina, ha confermato che Kiev ha richiesto sistemi di difesa aerea, tra cui il franco-italiano Samp/T“, scrive ancora la Reuters.

Crosetto: “lo Stato si deve inchinare di fronte a chi lo serve ogni giorno”

E’ giusto che lo Stato venga ad inchinarsi di fronte a chi lo serve ogni giorno“: cosi’ il ministro della Difesa Guido Crosetto durante la visita per incontrare i Carabinieri che operano in Calabria, davanti al monumento dedicato al brigadiere Carmine Tripodi ucciso dalla ‘ndrangheta a San Luca nel 1985.

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