Perché la vittoria della Reggina a Brescia assume un’importanza diversa dalle altre

Zero fronzoli o riflessioni approfondite, ma spazio ai numeri, quelli che certificano i motivi per cui il successo al "Rigamonti" della Reggina debba essere considerato di grande importanza, di un'importanza diversa dalle altre

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Dopo una vittoria come quella di ieri a Brescia, è forte la tentazione di “filosofeggiare” (passateci il termine). Ma di tempo non ce n’è, perché giovedì è subito pronta un’altra partita “calda”. E, allora, zero fronzoli o riflessioni approfondite, ma spazio ai numeri, quelli che certificano i motivi per cui il successo al “Rigamonti” della Reggina debba essere considerato di grande importanza, di un’importanza diversa dalle altre.

  • La Reggina torna a vincere con due gol di scarto. Non avveniva da due mesi, da Reggina-Cosenza dell’8 ottobre (3-0). Dopo quel match, i successi erano sempre arrivati di misura.
  • La Reggina esce imbattuta. E’ di nuovo porta inviolata, sempre a due mesi dall’ultima volta e sempre a due mesi da quel Reggina-Cosenza. Dopo quella gara, subito sempre almeno un gol.
  • La Reggina si conferma miglior attacco per ampio distacco e i 28 gol in 15 partite significano quasi 2 reti a partita. Trattasi di una statistica da paura, ancor di più se si pensa che la Reggina non ha un centravanti titolare e non ha un calciatore che più di altri stia fungendo da cannoniere. A guidare la classifica dei gol fatti è Fabbian, centrocampista coi movimenti di un attaccante (come dimostrato anche ieri). Nella storia recente, solo in un’occasione in B la Reggina aveva segnato di più: nella stagione 2011-2012, con Breda, il super attacco Missiroli-Campagnacci-Ceravolo-Bonazzoli, una prima parte di stagione importante e 30 gol (due in più degli attuali), ma anche tanti subiti, 18, cinque in più degli attuali.
  • 29 punti dopo 15 partite sono il miglior bottino della Reggina in Serie B. Mai in cadetteria, dopo 15 turni, la Reggina aveva ottenuto così tanti punti. Inzaghi sta facendo meglio di Gustinetti (nel ’98-’99 la Reggina uscì fuori dopo), Colomba (27 punti), Atzori e Breda (entrambi 28).
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