Interessante confronto tecnico questa mattina a Villa San Giovanni, presso la Sala Consiliare del Municipio, sul tema del Ponte sullo Stretto. I recenti aggiornamenti provenienti dal nuovo Governo, dalle sue volontà e dal ripristino della Società Stretto di Messina, hanno aperto il dibattito anche nella città chiave dello Stretto, quella da cui dovrebbe avere inizio (o fine, a seconda dei punti di vista) questa grande opera. All’incontro, dal nome “Il ponte di Messina asset strategico per l’Italia che guarda al Mediterraneo”, e organizzato e promosso dall’Associazione Le Vie per il Sud, ha partecipato anche il Comune di Villa, nella persona del Sindaco Caminiti, il Sindaco della Città Metropolitana reggina Carmelo Versace e il Professor Enzo Siviero, Rector University eCampus di Novedrate Como.
“Abbiamo detto a gran voce – le parole della prima cittadina villese – che questa Amministrazione Comunale non è ideologicamente orientata, non è una posizione ideologica ma una questione di metodo. Vogliamo capire di che progetto stiamo parlando, essere rassicurati rispetto alle indicazioni della Commissaria Europea, che ha chiesto un progetto definitivo e serio nonché una copertura economica. Villa San Giovanni ad oggi non ha le carte per discutere di Ponte ed è questa la posizione che stiamo sostenendo, anche se abbiamo scritto al Ministro Salvini di poter sedere a qualunque tavolo in cui si discuta di Ponte. La vera questione è la mobilità dello Stretto, dinamica o stabile poco conta. L’attraversamento con nave non diventerà secondario neanche in fase di realizzazione del Ponte, quindi parliamo di cose attuali senza bloccare un territorio per un’idea che dal 1864 viene portata avanti”.
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La posizione di Siviero è invece ben nota. E’ uno di quelli che più si batte da anni e anche oggi ribadisce la sua idea, lanciando anche una proposta: “Villa San Giovanni può diventare la capitale europea del Mediterraneo, bisogna rilanciare la sua centralità perché è il punto in cui attracca e vive il Ponte, più di Reggio e Messina. Il “no” ideologico e a prescindere non ha futuro. Nel mondo i Ponti hanno unito, l’unico che divide è questo per lo scontro ideologico, ma tempo qualche mese e molti titubanti passeranno dalla parte del sì”. Lorenzo Micari, portavoce dell’Associazione Le Vie per il Sud, ha altresì rilanciato il ruolo importante della città villese: “Villa è protagonista di una nuova stagione, quella in cui dobbiamo guardare in un’ottica altrettanto nuova intorno al Mediterraneo, di integrazione soprattutto coi paesi nordafricani. Villa non sarà la città sotto il Ponte ma quella in cui col Ponte si può iniziare un nuovo periodo di sviluppo e coesione sociale”. A corredo dell’articolo tutte le foto e qui di seguito le tre video-interviste complete.
