Reggina, il racconto del 2022 in fotogrammi: 10 immagini-chiave di un anno da emozioni forti

In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere 10 immagini, 10 momenti, 10 fotogrammi, quasi tutti belli, per raccontare questi 12 mesi. Che qualche segnale, all'inizio, avevano già lanciato. Ma andiamo con ordine

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2022, un anno “molto” amaranto. Un anno, a suo modo, storico, di quelli che si ricorderanno tra qualche lustro, un po’ come adesso ricordiamo, ad esempio, il 1999, nella speranza che il 2023 possa essere ancora più bello. Intanto, però, quello che stiamo per lasciarci alle spalle, per la Reggina ha significato tanto. Una prima parte difficile, il rischio baratro, la rinascita. Momenti felici e delusioni. Un anno, insomma, da emozioni forti. In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere 10 immagini, 10 momenti, 10 fotogrammi, quasi tutti belli, per raccontare questi 12 mesi. Che qualche segnale, all’inizio, avevano già lanciato. La prima gara del 2022, infatti, fu Reggina-Brescia, 15 gennaio. Ayé strapazzò in mezz’ora gli amaranto, in balìa di una crisi senza uscita e del Covid, che li aveva dimezzati. Nella panchina avversaria c’era un certo Pippo Inzaghi, che tutti ammiravano come colui che al Granillo fece spesso esultare (con la maglia azzurra) e imprecare (con quella rossonera). Lo si guardava con ammirazione, come colui che… “chissà quando sarebbe ritornato”. In realtà, col sennò di poi, quello era un segnale, che nessuno aveva colto. Ma questa è un’altra storia. Inzaghi è tra i grandi protagonisti di questo 2022, ma facciamo un passo indietro e raccontiamo i fatti dall’inizio, a partire dalla prima immagine.

Reggina-Crotone 1-0, Montalto segna il gol dell’anno… e della rinascita

Il gol dell’anno, in tutti i sensi. Da quel Brescia-Reggina è cambiato tanto: via Toscano, durato il tempo di un amen, dentro Stellone, che nel primo derby interno stagionale contro il Crotone si gioca tanto, al netto di una squadra sfiduciata, sfilacciata, con zero certezze. L’avversario, però, è messo anche peggio. E infatti ne esce una partita bruttina, tirata, con poche emozioni. Una, però, attira l’attenzione e vale da sola il prezzo del biglietto: disimpegno errato della difesa, la palla arriva fortuitamente a Montalto, che da centrocampo alza il pallone e beffa il portiere che era fuori dai pali. Viene giù il Granillo, quel gol lo vedranno anche a Tonga. E’ il miglior gol della stagione per la Lega B ma anche il gol dell’anno. Ma, soprattutto, è il gol della rinascita, quello che sancisce una vittoria che mancava da mesi e che dà il via alla rimonta della tranquillità. In foto il momento in cui l’attaccante siciliano prova il tiro impossibile.

Reggina-Crotone gol Montalto
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Reggina-Cosenza 1-0, la vittoria della tranquillità

Quel gol di Montalto, come detto, cambia tutto, cambia la storia della stagione. La Reggina non sbaglia uno scontro diretto, li vince tutti, si allontana dalle sabbie mobili e strizza addirittura un occhio ai playoff. Il match contro il Cosenza significa tanto, davanti a una discreta cornice di pubblico, a una bellissima coreografia, a una divisa speciale per l’occasione: con una vittoria la salvezza è quasi matematica e si può guardare al futuro con fiducia. Ne esce una partita intensa, giocata su buoni ritmi: la vincono gli amaranto con un rigore di Folorunsho. In foto, la sua esultanza.

reggina-cosenza folorunsho esulta
Foto StrettoWeb

Brescia-Reggina 3-0, gli amaranto perdono ma è l’ultimo dei problemi: c’è paura per il futuro societario

La rimonta pazza all’ottavo posto non riesce. La Reggina nelle ultime gare “si lascia andare”, si salva sul campo senza patemi, ma i patemi piuttosto li avverte sul fronte societario. A una prima parte del 2022 positiva in ambito sportivo, prettamente di campo, fa infatti da contraltare una situazione delicata fuori dal rettangolo verde. Saltano fuori problemi economici, il Presidente Gallo comincia ad arrampicarsi sugli specchi, ma in poco tempo arriva la penalizzazione per mancate pendenze e soprattutto l’arresto dell’imprenditore romano. La Reggina gioca l’ultima gara stagionale a Brescia, la perde malamente, ma il risultato è l’ultima cosa che conta in quel momento. Da qualche giorno, praticamente, non c’era più una società, il futuro era nebuloso, incerto, scuro. Come il cielo di Brescia che fa da sfondo all’abbraccio della foto qui di seguito: è quella tra Stellone, tecnico amaranto, e Corini, collega avversario, che nel frattempo aveva rimpiazzato Inzaghi. Già, Inzaghi. Inzaghi era libero, ma a nessuno, in riva allo Stretto, sembrava interessare.

brescia-reggina 3-0

Saladini arriva al Sant’Agata e si presenta a stampa e tifosi: è lui il nuovo proprietario della Reggina

Da quei primi di maggio a metà giugno è passato soltanto un mese e mezzo, ma sembrano passati anni e anni. La Reggina, o quel che ne restava in quel momento, vive un’estate calda e non solo climaticamente. Gallo aveva lasciato tanti debiti, una situazione complessa, ingarbugliata e quella sensazione di non farcela. Serviva un miracolo, solo un miracolo. E quel miracolo ha il volto dell’uomo nella foto qui di seguito: Felice Saladini. Lui, imprenditore calabrese che ha fatto fortuna a Milano, decide di sobbarcarsi debiti e problemi, convinto di poter investire in una piazza che saprà ricambiare. E un caldo pomeriggio di giugno si presenta al Sant’Agata, si toglie la giacca, indossa la sciarpa amaranto e annuncia di essere il nuovo proprietario.

felice saladini nuovo presidente della reggina
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Saladini piazza la prima carta “pesante”: Marcello Cardona nuovo Presidente

La prima mossa di Saladini è chiara: vuole che la Reggina sia rappresentata da una figura importante, stimata in ambito nazionale, dal curriculum di lusso, seria, trasparente, integerrima, ma, soprattutto, reggina. Quella persona risponde al nome di Marcello Cardona, ex arbitro e successivamente Questore e Prefetto. E’ lui il nuovo Presidente amaranto e viene rappresentato in pompa magna al Granillo. La sua parola d’ordine? Trasparenza!

felice saladini marcello cardona
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Inzaghi arriva a Reggio Calabria e in pochi minuti capisce già cosa è il tifo di Reggio: l’Aeroporto sembra la Curva Sud

La Reggio sportiva torna a respirare, dopo settimane col fiato sospeso. Adesso c’è una nuova società e dei nuovi vertici, ma rimane l’incertezza sul piano sportivo. Ritorna Gabriele Martino, il DS Taibi invece si dimette ma poi chiarisce e torna sui propri passi. E nel frattempo comincia ad aleggiare qualche mugugno, anche perché la stagione quest’anno inizia prima del previsto e ancora manca l’allenatore. Con Stellone c’è un continuo tira e molla e così, per evitare le prime pesanti contestazioni, Saladini tira fuori un altro coniglio dal cilindro. Anzi, più che un coniglio, una lepre, una vecchia lepre d’area di rigore, ora prestata alla panchina: Pippo Inzaghi! Ricordate? La prima dell’anno col suo Brescia al Granillo era forse un segnale. C’era Superpippo nel destino amaranto dell’anno 2022. In pochi giorni il patron lo convince, vola a Formentera, lo assume per tre anni e gli chiede: “fai giocare bene la mia squadra che io ti attrezzerò a dovere, vedrai che con il pubblico reggino faremo grandi cose”. E la gente glielo fa subito capire: all’Aeroporto è tripudio, lo scalo dello Stretto sembra la Curva Sud, e Saladini e Inzaghi sorridono, come si può vedere in foto. Sembra possa essere una bella storia, ma è solo l’inizio.

Saladini-Inzaghi Reggina
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Sampdoria-Reggina 1-0, la prima storica partita della nuova società amaranto e con Inzaghi allenatore

Poche settimane e si va già in campo. In questo brevissimo periodo, la società rivoluziona l’organico e ingaggia gente importante, mentre la squadra effettua una preparazione che non è proprio quella consueta, ma i tempi sono quelli e serve fare di necessità virtù. Ma qui la prima sorpresa. C’era curiosità, ma anche un po’ di timore, alla prima stagionale, la prima della nuova società, quella di Coppa Italia in casa della Samp. La Reggina ha pochi allenamenti, una rosa nuova e un’estate tribolata. Sarà goleada? No, anzi, tutt’altro! I blucerchiati vincono quasi per caso, di misura, immeritatamente, con la bestia nera Sabiri. La Reggina pareggia con Crisetig ma il Var lo annulla, poi Cicerelli fallisce un rigore. La squadra di Inzaghi perde ma esce a testa altissima. Quello è un altro segnale ma, a differenza del primo, questo viene colto al volo. La Reggina c’è e farà divertire!

sampdoria-reggina gol crisetig

Reggina-Palermo, l’esordio del piccolo Edo Inzaghi al Granillo: è l’evento che sancisce il definitivo legame tra il tecnico e la città di Reggio Calabria

Era già bastato l’annuncio ufficiale per scaldare la piazza amaranto. L’arrivo in Aeroporto, la presentazione e le prime gare esaltanti, poi, avevano fatto il resto. L’evento che sancisce il definitivo legame tra Pippo Inzaghi e Reggio Calabria, però, arriva al termine di Reggina-Palermo. Dopo l’ennesima vittoria entusiasmante, in un derby del Sud che porta al Granillo 13 mila persone, il tecnico amaranto porta per la prima volta con sé il figlio Edoardo sotto la Curva. Ha ancora meno di un anno ma, ben presto, diventerà la mascotte amaranto, simbolo di due entità passionali (il papà e la piazza reggina) che insieme possono fare grandi cose. La famiglia Inzaghi, tra cui anche Angela Robusti, la compagna del tecnico, si ubriacano di Reggio. E la città dello Stretto ricambia alla sua maniera.

Reggina-Palermo inzaghi figlio
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Reggina-Genoa 2-1, il successo della consapevolezza: gli amaranto non sono lì per caso

All’inizio poteva sembrare casualità, poi un sogno, poi circostanze favorevoli. La partita contro il Genoa, però, è quella che fa capire a tutti – tifoseria amaranto, società (anche se non lo ha mai detto pubblicamente), avversarie cadette – che la Reggina non è lì per caso, anzi. Dopo due sconfitte di fila che potevano tramortire chiunque (Parma e Perugia), la squadra di Inzaghi ne esce alla grande e si permette il lusso di battere la grande favorita: al Granillo, davanti a 15 mila spettatori, una notte magica che si conclude sul 2-1, con le reti di Canotto e Hernani, veri e propri trascinatori del mese di novembre. Con quel successo Menez e compagni riagganciano il secondo posto, che non lasceranno più.

Festa Reggina-Genoa squadra Curva Sud coro finale
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

Reggina-Inter, l’amichevole di lusso che sa di “antipasto”…

Reggina-Inter al Granillo! No, non abbiamo sbagliato, e non siamo andati neanche troppo avanti. Non è Serie A, o perlomeno non ancora (vi stiamo guardando a fare gli scongiuri). In riva allo Stretto si gioca un’amichevole prenatalizia, con protagonisti i fratelli Inzaghi. E’ l’ultima gara dell’anno al Granillo, a qualche giorno dal successo di Ascoli che chiude un 2022 grandioso. Anche contro i nerazzurri, tuttavia, gli amaranto tengono testa: finisce 0-2 con le reti di Dzeko e Lukaku, ma i gol arrivano solo negli ultimi 10 minuti. Ancora una volta, la Reggina fa vedere che c’è, vuole dimostrare, vuole far vedere, vuol mangiarsi il mondo. I segnali continuano a ripetersi e questa volta nessuno li sottovaluta. Anzi, la curiosità è alle stelle per capire cosa riserverà l’inizio del nuovo anno, nella speranza che possa essere ancora più bello di questo…

Reggina-Inter Simone Inzaghi Saladini Filippo Inzaghi
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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