“Le cooperative non hanno nulla da temere. Facciamo un po’ di chiarezza che magari può aiutare chi conosce poco il settore e i riferimenti normativi che lo disciplinano“. La dott.ssa Chiriatti, presidente della Nuova Unci Calabria, esordisce così nello spiegare la l.r. 28/2009, volta alla promozione e lo sviluppo della cooperazione che, tra le altre cose, detta le norme che regolano l’Albo regionale delle cooperative sociali.
“La Regione Calabria poi ha affidato alle Provincie, o Città Metropolitane, calabresi il compito di istituire una sezione territoriale dell’Albo delle cooperative sociali. La comunicazione che in questi giorni è pervenuta alle cooperative, – rassicura Chiriatti – riguarda solo quelle non in regola. L’iscrizione all’albo non è un privilegio dovuto ma si ottiene con il possesso di alcuni requisiti che periodicamente vanno dimostrati. Per tale ragione le cooperative devono trasmettere annualmente alcuni documenti come il bilancio d’esercizio e il verbale di ispezione ordinaria a cui sono tenute per legge.
La Nuova Unci Calabria ha, fin dal principio della sua attività, cercato di far comprendere alle proprie associate la validità dello strumento ispettivo, volto a loro tutela e al quale è dannoso, oltre che illecito, sottrarsi. Le cooperative che hanno accolto l’attività di vigilanza come un’opportunità per sanare le irregolarità e “fotografare” lo status quo dell’impresa, e che sono seguite da consulenti seri e competenti non hanno nulla da temere.
Non si tratta di “correre a sistemare le cose” rovinandosi le festività, ma di comunicare quello che, diligentemente, durante l’anno si è fatto. Come si dice? Male non fare, paura non avere. Sdrammatizza il Presidente Nuova Unci Calabria. L’albo delle cooperative sociali è un istituto importantissimo per la sopravvivenza del settore e l’impegno in questi anni della città metropolitana – conclude Chiriatti – non merita di essere reso vano da polemiche sterili e inutili che danneggiano soprattutto le cooperative“.