“Alla luce di quanto constatato e appreso da dichiarazioni di esponenti dell’amministrazione comunale, le associazioni della Consulta comunale Assetto del Territorio non ritengono che i Ficus di piazza Garibaldi dovessero essere potati così drasticamente su iniziativa della Soprintendenza. Infatti, la potatura degli alberi è stata effettuata sul 100% della chioma e su branche superiori a 30 cm di diametro, modalità tecniche che si possono adottare a seguito di deroga concessa preventivamente dal Settore Ambiente del Comune, e soltanto per seri rischi dell’incolumità pubblica documentati da perizia tecnica qualificata, come stabilito dall’art. 13 del Regolamento comunale per il Verde urbano pubblico e privato del 2015”. Lo afferma in una nota Gerardo Pontecorvo, Presidente Consulta comunale Assetto del Territorio.
“L’occasione è utile per ricordare che gli spazi pubblici, e quelli verdi in particolare, costituiscono nel contesto urbano un insostituibile ruolo sociale, ricreativo, igienico sanitario, culturale, didattico, estetico e ambientale, e che l’estensione, la qualità, la diversificazione e la manutenzione del Verde Urbano rappresenta un indice di vivibilità”.
“Ma molti cittadini e associazioni di Reggio sono preoccupati per il verde cittadino fruibile, e in particolare per il patrimonio arboreo, che versa in uno stato precario nei parchi urbani, nelle piazze e nelle alberature stradali. E’ evidente che manca una progettazione complessiva che tuteli e valorizzi il verde già esistente (alberi e aiuole)”.
“Nel 2021 la Consulta Assetto del Territorio aveva presentato agli uffici comunali una proposta denominata 30 Chilometri di Verde per la Città con lo scopo di migliorare il patrimonio arboreo di Reggio attraverso il ripristino delle alberature stradali esistenti e la costituzione di altre alberature ex novo. Un obiettivo tecnicamente ed economicamente sostenibile se suddiviso, ad esempio, in un programma triennale di lavori. La proposta si basava pertanto sul superamento degli interventi di piantumazione sporadica ed estemporanea (comunque negli ultimi anni molto rari)”.
“Purtroppo, è stato già constatato che nessuno dei progetti con fondi PNRR adottati dall’amministrazione comunale ha preso in considerazione la proposta della Consulta. E’ auspicabile pertanto che l’amministrazione possa essere più presente nella tutela del nostro patrimonio verde, prima di tutto facendo rispettare il Regolamento da parte di enti e privati”.