In Cina è ancora bomba Covid. La politica “contagio-zero”, però, non ha pagato. Riaperti i confini e allentate alcune restrizioni dopo le proteste, però, a causa della vasta popolazione cinese il rischio è che possano emergere nuove varianti. Ma in Italia niente tornerà come prima, com’era fino a qualche mese fa. I tamponi obbligatori ai cinesi che arrivano in Italia hanno allarmato i più, ma dal Governo hanno tenuto a rassicurare che non ci sarà alcuna coercizione, alcuna “politica Speranza”. Lo ha precisato in primis il Premier Meloni nella conferenza stampa di fine anno: “in Italia l’incidenza era in calo quindi assolutamente sotto controllo”. Dopo quanto sta accadendo in Cina “ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che avevamo chiesto di fare in passato”, ma la decisione di effettuare tamponi per chi proviene dalla Cina “non è completamente efficace se non è presa a livello europeo”.
La Meloni, dunque, chiede che ci sia omogeneità a livello europeo: “l’Unione a prendere un provvedimento in questo senso” e “ci aspettiamo e auspichiamo che l’Unione europea voglia operare in questo senso”. Il premier ha assicurato che “la situazione è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto per minuto, i primi casi sequenziati sono varianti omicron già presenti in Italia. Ci muoviamo in base a quello che dovremo affrontare, credo che la soluzione siano i controlli, penso a tamponi e mascherine. Il modello di privazione delle libertà che abbiamo conosciuto in passato non mi è parso così efficace e penso che lo dimostri il caso cinese”. Meloni ritiene quindi che “si debba lavorare prioritariamente sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione“. Le fa eco il viceministro Galeazzo Bignami: “oggi sopralluogo alla nuova area test Covid19 per gli arrivi dalla Cina di Aeroporti di Roma. Non commetteremo gli errori di Speranza e compagni – ha scritto sui social – massima sorveglianza per gli arrivi dalla Cina. Gli italiani non possono pagare gli errori di altri, per questo abbiamo allestito nei nostri hub delle aree test specifiche. Ed è necessario che l’Ue adotti le stesse misure altrimenti ogni sforzo è vano!”.