Voli cari per la Sicilia a Natale: Antitrust avvia istruttoria contro 4 compagnie aeree

L'istruttoria è partita dopo segnalazione del Codacons relativamente agli eccessivi aumenti dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento dell'isola con le principali città italiane

StrettoWeb

Sono stati registrati aumenti oltre il 700% del prezzo che si evidenzia nel periodo post feste. Un costo talmente elevato da portare l’Antitrust ad avviare un’istruttoria nei confronti di Ryanair, Wizz Air, Easyjet e Ita per accertare l’esistenza di violazioni dell’articolo 101 Tfue, che vieta qualsiasi accordo tra imprese, decisioni di associazioni di imprese e pratiche concordate che incidono sul commercio tra paesi dell’Ue che potrebbero impedire, limitare o falsare la concorrenza. Il riferimento è al caro voli verso la Sicilia per le festività. L’istruttoria è partita dopo segnalazione del Codacons relativamente agli eccessivi aumenti dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento dell’isola con le principali città italiane.

Dal monitoraggio dell’Antitrust è emerso che “in prossimità delle festività natalizie, si assiste ad un innalzamento generale e consistente dei prezzi dei biglietti aerei. Ad esempio, il prezzo medio del volo da Milano (Mpx, Lin, Bgy) verso Catania e Palermo è di 201 euro, oltre il 700% del prezzo che si registra nel periodo successivo alle festività, pari a circa 28 euro, nonostante questa costituisca una tratta ad alta intensità di voli giornalieri (oltre 20), offerti da quattro operatori. Solo alcune tratte, anche in estrema prossimità delle festività, resistono alla dinamica di innalzamento generale dei prezzi. Inoltre, soprattutto con riferimento alle tratte in partenza da Milano e al prezzo complessivo dell’intero percorso andata e ritorno, si riscontra un sostanziale allineamento dei prezzi praticati dalle diverse compagnie”.

Nello specifico “si ritiene che l’incremento dei prezzi dei biglietti aerei nel periodo natalizio potrebbe essere il frutto di un comportamento collusivo tra i vettori aerei, eventualmente facilitato dall’utilizzo di algoritmi di prezzo, piuttosto che un adattamento razionale alle condizioni di mercato. Infatti, da un lato, sembra in alcuni casi (ad esempio, nelle tratte con partenza Milano e arrivo a Catania o a Palermo) rilevarsi un anomalo allineamento dei prezzi, possibile indicatore di un’intesa tra gli operatori attivi sui collegamenti tra l’Italia continentale e le due principali città siciliane; dall’altro, non si registrano iniziative, da parte dei vettori aerei, di misure volte ad ottenere un migliore adeguamento dell’offerta alla domanda, che pure sarebbero coerenti con una strategia lecita di massimizzazione dei profitti”.

“Si ritiene – recita in chiusura la nota – che quanto segnalato sia meritevole di ulteriori approfondimenti, al fine di accertare la sussistenza di possibili distorsioni del corretto funzionamento dei meccanismi concorrenziali, in violazione dell’articolo 101 Tfue. Tale distorsioni, in quanto incidenti su una variabile economica di particolare rilevanza, quale è il prezzo, risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell’attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d’acquisto dei redditi delle famiglie”. L’Antitrust ha deliberato “la fissazione del termine di giorni sessanta, decorrente dalla data di notificazione del presente provvedimento, per l’esercizio da parte dei rappresentanti legali delle Parti, o di persone da essi delegate, del diritto di essere sentiti”.

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