Continua la diatriba sullo stadio di Milano e sull’eventuale abbattimento di San Siro. Sulla questione è intervenuto anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che arrivando alla presentazione della lista Noi Moderati alle Regionali del Lazio ha tirato fuori il… Ponte sullo Stretto. Cosa c’entra, direte voi? Sgarbi ha citato la grande opera, di cui si è tornati a parlare negli ultimi mesi, perché la discussione si è spostata su Salvini, Ministro delle Infrastrutture: “è vero che Salvini è vicepresidente del Consiglio – ha detto – ma c’è un parere molto determinato di due comitati, al tempo di Franceschini, che indica il vincolo relazionale che riguarda la Storia e la memoria del monumento, come fosse un monumento a Falcone e Borsellino che qualcuno può trovare non bello ma che non si può abbattere”.
“Oltretutto – ha proseguito – c’è un dato: nel 2026 ci saranno le olimpiadi a Milano ed è previsto che l’inaugurazione sia a San Siro. Lo stadio avrà ormai 70 anni e un vincolo automatico. Il fatto che da Berlusconi a Moratti i grandi presidenti siano contrari alla demolizione è logico, il fatto che Salvini, per ragioni che non conosco, sia d’accordo con Sala mi pare un elemento negativo per lui. Non si può mai essere d’accordo con Sala”. Da qui la stoccata, con citazione alla città dello Stretto: “Salvini si occupi di fare il Ponte di Messina e magari anche uno stadio a Messina“.