Capo d’Orlando, iniziative ecumeniche nella settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani

Iniziative ecumeniche previste a Capo d'Orlando in occasione della Settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani

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Anche quest’anno, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, sono state previste a Capo d’Orlando delle iniziative ecumeniche. In particolare, la locale parrocchia “Sant’Antonio di Padova” di Capo d’Orlando, retta da Padre Benedetto Lupica, ha deciso di gemellarsi con una parrocchia inglese aderente alla Chiesa cattolica anglicana: si tratta della comunità che ha sede presso la Chiesa di Sant’Agostino di Canterbury a Faversham, nel Kent, guidata da Padre Raymond Thompson e sede della Procattedrale della diocesi britannica della Anglican Catholic Church, il cui vescovo per il Regno Unito è Damien Mead. La bacheca della chiesa parrocchiale orlandina, con sede in via Consolare Antica 416, ospiterà da questo momento la foto del vescovo Mead e del luogo di culto in cui celebra, così come la sede episcopale britannica affiggerà la foto di Don Lupica e degli interni del tempio paladino. La Chiesa Cattolica Anglicana appartiene al filone anglo-cattolico dell’anglicanesimo e in ragione di ciò la Procattedrale ha deciso condividere la stessa colletta, durante l’Ottavario ecumenico, con la parrocchia di Capo d’Orlando.

Il gemellaggio è stato realizzato tramite la collaborazione del locale Centro “Sant’Óscar Romero”, impegnato nell’ecumenismo e legato al movimento esperantista, rappresentato nella cittadina tirrenica dal docente universitario Antonio Matasso e dall’Associazione Esperanto Nebrodi. Per il suo impegno in ambito ecumenico, il professor Matasso due anni fa aveva ricevuto un messaggio di benedizione ed apprezzamento da Sua Santità Karekin II, Patriarca supremo e Catholicos di tutti gli Armeni, unitamente ai ringraziamenti dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia: ciò, in particolar modo, per via dei suoi articoli sui quotidiani “La Sicilia” e “Avanti!” dedicati al Genocidio, alla recente guerra in Artsakh ed alle altre tragedie abbattutesi sul popolo armeno e sulla sua Chiesa. Tragedie, come ricordato dal Centro “Sant’Óscar Romero”, che adesso hanno colpito duramente anche l’Ucraina, contro la cui popolazione civile gli invasori russi stanno continuando a perpetrare numerosi crimini e massacri.

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