Reggina, Corazza non dimentica: “il derby più bello? Quello col Catanzaro, vennero giù in 15 mila”

L'ex attaccante amaranto, alla domanda sul suo derby più bello, cita quel Reggina-Catanzaro che si decise all'88' con un suo gol

StrettoWeb

Il record in amaranto ancora resiste, ma probabilmente ancora per poco. Simone “Joker” Corazza è a quota 13 gol col Cesena, a meno uno dai 14 con la Reggina. Quell’anno, la storia è nota, il campionato si fermò a marzo causa Covid. Questa volta, invece, l’attaccante ha un intero girone per superarsi. A prescindere dai record, ai tifosi amaranto non potrà che far piacere vedere ancora Corazza segnare ed esultare. Ha lasciato un ottimo ricordo in riva allo Stretto, ma anche a lui Reggio ha dato tanto. “Joker”, il cui soprannome è stato coniato proprio in amaranto, non dimentica quella splendida annata coincisa poi con la promozione in B.  Anzi, a precisa domanda su quale sia il suo derby più bello, cita quel Reggina-Catanzaro che si decise all’88’ con un suo gol. Un derby sentitissimo, d’alta classifica, davanti a 15 mila spettatori, che diede il via alle 10 vittorie consecutive decisive alla squadra per distaccare il secondo posto e prendere la fuga. Per il derby migliore “scelgo Reggina-Catanzaro di tre anni fa, quando vincemmo 1-0 con mio gol di testa all’88’. Quando la palla è entrata, è come se fossero scese in campo 15.000 persone contemporaneamente, ha detto Corazza in un’intervista al Corriere di Romagna.

Sempre in riferimento all’esperienza in amaranto, l’attaccante risponde con chiarezza quando gli si chiede in cosa si sente cambiato o cresciuto rispetto ad allora: “Mi sento più maturo e più smaliziato, mentre la voglia e la fame ci sono sempre e non cambieranno mai. Quanto al modo di giocare, ritrovando Toscano non è cambiato: mi sono trovato subito in perfetta sintonia, conoscevo le sue richieste, i suoi sistemi di gioco, i suoi movimenti. Così è stato tutto molto più facile. Il mio obiettivo è superare quota 14, voglio migliorare a tutti i costi quella cifra anche perché tre anni fa sono stati obbligato a fermarmi proprio sul più bello per colpa del lockdown e dell’interruzione dei campionati, quando la mia Reggina stava andando fortissimo. A Reggio segnai 14 gol nel girone d’andata, poi mi feci male e rientrai proprio prima del Covid”.

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