Ogni partita può offrire sempre nuovi, e sempre più interessanti, spunti di vario tipo. Dagli aspetti tattici a curiosità sparse. Con la Reggina, ovviamente, vale il medesimo discorso. Sabato contro la Ternana è stata la terza volta – prima al Granillo – senza Menez dal primo minuto, e quindi con la presenza di un centravanti, Gori. Ma è stata anche la prima assoluta del nuovo portiere, Nikita Contini. Ecco, già da loro due si possono evidenziare, riguardando la partita, diversi spunti interessanti riguardo a quello che ci ha detto Reggina-Ternana. Andiamo con ordine, anche grazie all’ausilio di alcuni frame.
I movimenti di Gori. E quello fondamentale sull’1-1
Chiaramente, giocare con Gori non è come giocare con Menez. Quest’ultimo arretra di molto il raggio d’azione, spesso si interscambia con Rivas, favorisce l’inserimento delle mezz’ali svuotando l’area ma favorisce anche il taglio centrale delle due ali (vedi gol di Canotto col Genoa o di Rivas ad Ascoli, ad esempio). Bisogna riconoscere che comunque, pur essendo Gori un centravanti, e attaccando quindi la profondità e la porta, riempiendo l’area, l’ex Cosenza ha fatto anche tanti movimenti spalle alla porta, di sponda, venendo incontro al portatore di palla e aprendo il gioco. Dimostrazione né è qualche scambio nello stretto con Rivas o uno dei tanti contropiedi non sfruttati appieno dall’honduregno, favorito dal movimento “a uscire” dello stesso Gori. L’attenzione in questo caso, però, si sposta sul gol dell’1-1. E’ di Gori l’assist a Fabbian, ma fermarsi solo all’assist sarebbe riduttivo. La Ternana in alcuni casi difende alta (come vedremo), ma quando stringe in mezzo fa molta densità, sfruttando la fisicità. In casi del genere, è importante anche la fisicità degli avanti avversari. Ecco, è qui che entra in gioco Gori. Dopo il palo di Canotto e il cross di Pierozzi è lui, col suo movimento sul secondo palo, ad attirare due difensori e fare da sponda a Fabbian, che ha altresì i suoi meriti per aver fatto il Gori della situazione. Sicuramente, Menez non avrebbe fatto quel movimento, per caratteristiche, anzi quasi sicuramente non si sarebbe neanche trovato lì. Da qui, in alcuni frangenti, l’importanza di avere fisicità in area, soprattutto quando l’avversario fa densità in mezzo. A tal proposito, il Sudtirol è una squadra molto chiusa e stretta, vedremo chi schiererà Inzaghi, visto che Menez torna dalla squalifica. In basso i due frame in questione.
L’immediata verticalizzazione di Inzaghi grazie a Hernani e a… Contini
Una delle grandi caratteristiche della squadra di Inzaghi, soprattutto contro avversarie che lasciano molto spazio tra la difesa e il proprio portiere, è l’immediata verticalizzazione. Si può sfruttare in ampiezza, grazie alla velocità e imprevedibilità della ali, ma anche grazie alla tecnica di gente abituata a giocare a un tocco. Si pensi a Menez, a Majer e, soprattutto sabato contro la Ternana, a Hernani e a… Contini. Ebbene sì. Ma andiamo con ordine, prima facendo vedere i frame di Hernani e poi quelli di Contini. Il brasiliano è tra i più tecnici in rosa, forse secondo solo a Menez. Ha visione, alza la testa, sa sempre cosa fare e ha velocità di pensiero e ottimo piede. Tre delle occasioni più importanti, sabato, nascono da lui. In un caso (figura 1), lancia di controbalzo Rivas, che è già partito, ha campo e può sfruttare la sua velocità (figura 2). L’azione si concluderà poi con lo scambio con Gori e con il tiro centrale, respinto da Iannarilli. Di seguito i frame.
In un secondo caso (figura 3), la verticalità in campo aperto è immediata per Majer, che è tra le linee, avanza e serve Canotto, che poi sciupa. Terzo e ultimo caso (figura 4 e 5), vediamo come parte l’azione dell’1-1, sempre grazie a Hernani. Recupera il pallone dopo disimpegno errato della difesa, salta il diretto avversario e ha tutto il campo davanti per fare ciò che vuole: tira, rimpallo sul difensore e da lì poi arriverà il palo di Canotto e l’1-1. Di seguito i tre frame.
Ultimo spunto, ma non meno importante e già citato, è una nuova – inaspettata ma fino a un certo punto – soluzione per Inzaghi: Nikita Contini. Per una squadra che ama verticalizzare immediatamente, avere un portiere dai piedi buoni non è un caso. E non sarà neanche un caso che la Reggina abbia cercato lui. Contini ha già ammesso di saper usare i piedi perché da piccolino ha iniziato come attaccante. E già in due occasioni, sabato, abbiamo visto quanto possa essere utile. In ben due occasioni, infatti, grazie al suo lancio immediato, e non casuale, ha creato pericolo. Nel primo caso (figura 6) ha tenuto il pallone rasoterra per servire Hernani, da cui poi si è sviluppata l’azione già raccontata sopra (figura 3). Nel secondo caso, con la palla tra le mani dopo averla bloccata, ha immediatamente servito Rivas (figura 7), in occasione del grande stop (figura 8) da cui è nata un’altra situazione di pericolo. Di seguito i due fermo immagine.