Il 10 dicembre del 2021 franava l’ex strada provinciale che collega Melia a Scilla, mentre nel giugno dello stesso anno un nubifragio aveva spazzato via la strada interpoderale delle Grotte di Tremusa, che collega la borgata ad una delle sue valli più fertili ed all’acquedotto SORICAL. Da oltre un anno i disagi causati da questi eventi sono ignorati dall’opinione pubblica all’infuori dei cittadini direttamente coinvolti.
Affinché si giunga ad una risoluzione, si è deciso di dare un volto ed una storia a tale disagio. Nell’intervista di oggi parla Pasqualina Porcaro, meglio conosciuta come Lella al paese, imprenditrice agricola. “Ho aperto la mia azienda a gennaio 2021 perché mi dà soddisfazione lavorare la terra e venderne i frutti, i miei terreni si trovano a valle delle Grotte di Tremusa e nonostante l’impegno che ci metto e del potenziale esistente, nell’ultimo anno sono stata più volte sul punto di dovere mollare tutto – spiega Lella Porcaro – Prima della frana di giugno per raggiungere la mia campagna spendevo cento euro di benzina al mese e generavo ottocento euro di ortaggi, adesso ne servono quasi cinquecento: i costi di produzione hanno rosicchiato una buona parte dei miei guadagni. Nell’orto bisogna essere presenti, annaffiare al mattino ed alla sera. La strada alternativa è più lunga e d’inverno è impraticabile, ho dovuto rinunciare a metà della produzione. Poi con la frana di dicembre ho perso pure il grosso della mia clientela a Scilla e mi sono dovuta reinventare un mercato a Villa. Melia produce, mica compra! Però se prima raggiungevo gli acquirenti in cinque minuti, adesso mi serve mezzora. Così ai costi di produzione sono aumentati anche quelli di vendita e non posso alzare i prezzi più di tanto. Senza la strada in questo 2023 temo dovrò chiudere l’azienda“.
A margine dell’intervista Lella Porcaro spiega pure le ripercussioni più intime della vicenda. Sua figlia, nove anni, dopo la frana dell’ex strada provinciale ha dovuto cambiare scuola, dovendo dire addio ai suoi compagni delle elementari. Due volte a settimana la bambina fa danza a Scilla ed i suoi genitori percorrono quaranta minuti all’andata e quaranta al ritorno pur di non dovere abbandonare anche questo gruppetto di amiche.
Un memorandum contenente questa intervista è stato depositato presso gli Uffici preposti al rilascio delle autorizzazioni indispensabili alla Città Metropolitana per l’affidamento dei lavori, per i quali sono già stati vincolati 598.554,44 euro. L’opinione pubblica presti attenzione a questi nostri concittadini, poiché a Melia il silenzio isola più delle frane.