Si è svolto oggi nella Sala Accademia Peloritana dei Pericolanti a Messina un workshop nazionale sul giornalismo scientifico. Nell’era della digitalizzazione, chiunque può attingere informazioni che spesso, non hanno il crisma della veridicità. Occorre prestare grande attenzione nel momento in cui si reperiscono le informazioni e, soprattutto verificare le fonti per capire se c’è una base di veridicità. Le fake news spesso vengono scambiate per notizie vere tanto da acquisire più credibilità rispetto a quelle che, invece, hanno evidenza scientifica. Proprio nel momento in cui i cambiamenti climatici, la pandemia, la computerizzazione dei processi produttivi va a sostituire la presenza umana, dare una corretta informazione è il compito che ogni giornalista dovrebbe perseguire. Coloro che si occupano di giornalismo scientifico, affinché l’informazione giunga al più alto numero di utenti, debbono necessariamente utilizzare un linguaggio comprensibile che supporti i “risultati scientifici” magari affiancandoli ad immagini che rendano meno noiosa l’esposizione verbale. Durante i due anni della pandemia, i divulgatori scientifici, spesso erano in contrapposizione tra loro, ciò ha creato incertezza, soprattutto in quei cittadini che presentavano titubanza e perplessità sull’efficacia delle soluzioni mediche presentate. Il giornalista scientifico ha dovuto svolgere un ruolo di mediatore ma anche, di fine comunicatore per trasmettere le notizie vere e verificabili anche se il mondo scientifico brancolava nel buio in certa di certezze.
Oggi se non si è connessi al web, si rischia di rimanere fuori da quelli che sono i fenomeni mondiali, secondo Barbara Carfagna conduttrice del TG1 e di “Codice: la vita digitale”, “lo Stato nazione è vecchio dal punto di vista digitale per cui occorrere creare una struttura paese che consenta di vivere momento per momento fatti ed aspetti globali”. Quella che stiamo vivendo è un’era in cui la tecnologia rende tutto possibile, basti pensare alle intelligenze artificiali che guidano le macchine, emettono diagnosi mediche escludendo la presenza dell’uomo, un grande mutamento della infosfera. Questo nuovo modo di approcciarsi e di vivere una “realtà” ci porta a mettere in comune esperienze, strumenti e conoscenze. Presenti il prof. Salvatore Magazzù organizzatore del Workshop, Barbara Carfagna TG1, Marco Frittella Direttore Editoriale RAI libri, Romoli Sticchi, Inviato Speciale del TG3, Gianluca Rossellini, Giornalista Ansa, Dimitri Salonia Artista, Giuseppe Ruggeri Medico e Giornalista, Carmelo Picciotto Presidente Confcommercio Messina, Mariateresa Caccamo Ricercatrice MIFT, Giovanni Pioggio Ingegnere Responsabile IRIB-CNR Messina, Antonio Ivan Bellantoni Giornalista Amministratore BYTO.