Presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca a Messina, alla presenza del Sindaco Federico Basile e del Vicesindaco e Assessore alla Mobilità Urbana Salvatore Mondello, si è svolto un incontro aperto alla cittadinanza, per un momento di condivisione e confronto in merito alle principali azioni strategiche del PUMS, cui ha partecipato il team di professionisti della Società TPS Pro capogruppo RTI, affidataria della redazione del Piano. All’appuntamento hanno partecipato le autorità militari e civili, rappresentanti di enti istituzionali, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e del terzo settore.
Il Sindaco Federico Basile, durante il suo saluto istituzionale, ha evidenziato come “il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile rappresenti uno strumento di pianificazione strategica della mobilità urbana che comprende un insieme di azioni finalizzate allo sviluppo di un nuovo piano per un trasporto più sostenibile ed integrato. Negli ultimi anni, prima con l’Amministrazione De Luca e poi con l’attuale Amministrazione, si è proceduto a notevoli investimenti per una mobilità urbana sostenibile e l’esempio della svolta è rappresentato dal recente percorso di crescita di ATM. All’interno del PUMS sono previste quattro macroaree (i piani della sicurezza stradale, della mobilità ciclistica, del trasporto pubblico e della mobilità pedonale), che rappresentano una sintesi del sistema di mobilità urbana sostenibile con la cittadinanza e il territorio, protagonisti di un cambiamento dello stile di vita verso la normalità attraverso il metodo della partecipazione e della condivisione”.
Il vicesindaco Salvatore Mondello ha spiegato che il PUMS “è in dirittura di arrivo e si incastra in una strategia più complessiva iniziata con la Giunta De Luca nel 2018, quando si partì con l’aggiornamento del piano parcheggi d’interscambio e la redazione del Piano Generale del Traffico Urbano, approvato poi nell’ottobre del 2022. L’adozione in Giunta in linea tecnica, nell’agosto del 2021, del Piano Urbano della Mobilità ha avviato il percorso del PUMS, che attraverso il metodo della partecipazione è stato oggetto in varie occasioni di riunioni e confronti con gli stakeholder principali dell’attività cittadina. Oggi è stato un momento di condivisione delle risultanze tecniche e partecipative. Il PUMS, che sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana in un orizzonte temporale di circa 10 anni, è costituto da quattro piani attuativi e ognuno di essi ha un tema specifico, ma tutti sono accomunati dalla centralità rivolta al pedone e non più all’autovettura”.
Che cosa è il PUMS?
Il PUMS è uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio – lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana finalizzato al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali. Lo strumento di pianificazione, il PUMS, comprende, tra l’altro, i seguenti specifici piani di settore: piano della mobilità pedonale (Pediplan), orientato al raggiungimento del massimo sviluppo possibile della mobilità pedonale attraverso il ricorso a diversi strumenti quali aree pedonali e percorsi pedonali in ambito urbano ed extraurbano; sviluppo della rete sentieristica nelle aree collinari e rurali; percorsi a valenza turistica; iniziative pedibus; spazi per l’infanzia; zone a traffico limitato, zone 30 e strade residenziali; Piano della mobilità ciclistica (Biciplan), finalizzato allo sviluppo coerente, integrato e sicuro della mobilità ciclistica attraverso un percorso partecipativo di individuazione dei principali percorsi ciclabili al fine di rendere accessibili tutti i luoghi della città nel modo più diretto possibile; Piano di sviluppo del trasporto pubblico collettivo, mirato al razionale coordinamento tra domanda e offerta di trasporto per favorire il trasferimento modale dal mezzo di trasporto privato a quello pubblico; Piano della Sicurezza Stradale Urbana (PSSU), finalizzato alla riduzione dell’incidentalità agendo su tutte le componenti che concorrono a determinare la sicurezza stradale: l’infrastruttura, il veicolo, l’uomo e la gestione del traffico.