“Come Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba abbiamo salutato l’arrivo dei 51 medici cubani nella nostra regione, incontrando sia l’Ambasciatrice di Cuba in Italia, Mirta Granda Averhoff, sia il capodelegazione dr. Luis Enrique Pérez Ulloa. I 51 costituiscono un primo contingente chiamato per far fronte alle gravissime carenze di personale nelle strutture sanitarie della nostra regione e di una costante negazione del diritto alla salute”. Si apre così la nota di Pino Scarpelli, segreteria nazionale dell’Associazione Italia-Cuba, relativamente alla vicenda dell’arrivo dei medici cubani in Calabria.
“Un progetto importante quello portato avanti dal Presidente della Regione e Commissario della Sanità in Calabria – si legge ancora – a fronte dei dubbi e delle perplessità dimostrati proprio dai responsabili del disastro e dai portatori di interessi corporativi e dei privilegi di casta, fino ai tentativi palesi ed occulti di boicottare e bloccare l’operazione. A questi medici, la cui competenza è ovunque apprezzata, che per un anno presteranno la loro professionalità tra di noi, lontani dal proprio Paese e dalle proprie famiglie, il saluto caloroso e l’augurio di buon lavoro da parte della nostra Associazione che da oltre mezzo secolo lavora in costante relazione con il popolo cubano ed il suo Governo. Oggi come sempre Cuba esporta medici non armi!”