Il ‘modello calabro-cubano’ fa scuola: la Sicilia si doterà di medici stranieri negli ospedali

La Sicilia ha scelto di dotarsi di medici stranieri negli ospedali dell'isola: la scelta arriva a poche settimane dall'arrivo dei medici cubani in Calabria

StrettoWeb

Nei giorni scorsi il primo contingente di medici cubani è arrivato in Calabria e nel giro di poco tempo servirà per rimpinguare la sanità calabrese nelle situazioni di maggior criticità. Una scelta non esente da polemiche quella della Regione, giustificata in termini di tempestività e necessità di nuova forza lavoro. Il ‘modello calabro-cubano‘ potrebbe aver fatto scuola.

La Sicilia, infatti, ha scelto di dotarsi di professionisti stranieri da inserire, con apposite convenzioni, negli ospedali dell’isola. “Ringrazio l’assessore alla Salute Giovanna Volo per aver firmato il decreto che permetterà di contrastare efficacemente i deficit di organico di molte strutture ospedaliere. Adesso, grazie all’assessore Volo che ha colto l’importanza della nostra richiesta, sarà possibile su tutto il territorio regionale coprire le carenze di organico specialmente nelle strutture ospedaliere periferiche“, ha affermato il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Catania.

Il decreto è frutto di un esperimento nato all’Asp di Caltanissetta dove con un bando per 60 medici predisposto per l’ospedale Maria Immacolata Longo hanno risposto ben 58 stranieri. I primi ad arrivare potrebbero essere dei medici argentini in provincia Caltanissetta per un accordo già in cantiere con l’Università internazionale di Rosario. Secondo il provvedimento, i medici stranieri per esercitare la professione dovranno presentare il titolo di studio e di specializzazione conseguiti nella nazione di origine con annesso il relativo certificato di iscrizione all’Ordine dei medici e il permesso di soggiorno.

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