Messina: tra topi ed amianto, stroncata la vita di una 66enne costretta a vivere in una baracca a Giostra | VIDEO

Nel 2023 non è accettabile adire le vie legali per vedersi assegnare un alloggio di edilizia popolare

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Uno stretto cunicolo largo circa 70 centimetri privo di illuminazione, piccole costruzioni con il tetto in eternit (amianto), famiglie di topi che prolificano ed indisturbati costruiscono i loro rifugi, questo lo scenario di Via Cuore di Gesù a Giostra dove per 66 anni in una “baracca” di pochi metri quadrati ha vissuto la signora Parisi Santina e, insieme a lei ed al marito, quattro figli.  Pensare che nel 2023 nella “babba” Messina ci sono persone che continuano a “vivere” in queste condizioni, fa accapponare la pelle.

La signora Santina, gravemente ammalata, invalida al 100% chiedeva solo il riconoscimento di un diritto che lo Stato italiano dovrebbe garantire a tutti i suoi cittadini: una casa. Purtroppo, il 12 gennaio, nonna Santina non è riuscita a vincere l’ennesima battaglia ed è volata in cielo. Li, sicuramente, sarà stata accolta a braccia aperte e le sarà stato assegnato un “alloggio” molto più dignitoso e confortevole di quello che aveva nella sua città. Qualcuno, magari chi siede negli scranni delle Istituzioni Locali, dovrebbe interrogarsi se per la signora Parisi è stato fatto tutto il possibile, se alla stessa è stata data la dignità che spetta ad una donna che aveva speso tutta la sua vita al servizio dei figli, degli amici più cari e dei vicini di casa anch’essi meritevoli di un alloggio e non di un tugurio pieno di spifferi, umido e privo dei più elementari requisiti per poter essere definito casa.

Due istanze presentate da Santina Parisi all’ufficio casa del comune di Messina al fine di ottenere, considerato le gravi condizioni di salute, l’assegnazione di un alloggio in deroga così come previsto al punto 12 del regolamento comunale. La prima domanda porta la data del 17 luglio 2019 la seconda del 22 marzo 2021; entrambe sono state rigettate per mancanza di requisiti mentre, altre sette famiglie, sono riuscite giustamente e legittimamente a vedersi assegnata una casa. La povera signora Santina, su consiglio di un’amica, vedendosi umiliata e mortificata, si rivolge all’avvocato Annalisa Giacobbe la quale, prende a cuore la richiesta di mamma. In data 9 luglio 2019 presenta istanza al Comune di Messina affinché alla sig.ra Parisi Santina, anche in considerazione del suo gravissimo stato di salute, venisse assegnato, in deroga alla graduatoria di alloggi di ERP, un’abitazione adeguata alle esigenze del nucleo familiare. Inoltre, chiede che le venga rilasciata copia dei provvedimenti di assegnazione in deroga di alloggi ERP effettuati dal Comune di Messina, successivi all’istanza presentata dalla signora Santina Parisi.

A seguito di questa richiesta, il Servizio Politiche per la casa del Comune di Messina, scrive all’Arismè per conoscere, quante altre istanze erano state presentate in data antecedente all’assegnazione di alloggi per casi di emergenza abitativa. In data 21 luglio 2021, il Dipartimento Servizio Politiche per la Casa del Comune di Messina rigetta l’istanza della signora Parisi. Il lavoro dell’avvocato Giacobbe non si ferma e, avverso a questo rigetto, presenta ricorso al TAR.  Senza voler commentare l’esito della requisitoria, perché le sentenze vanno rispettate, il TAR respinge il ricorso motivando che “il Comune….può disporre, con specifica determinazione Sindacale su proposta dell’Assessore competente, in via d’urgenza, l’assegnazione, di un “alloggio”.

Ancora una volta, chi avrebbe dovuto aiutare la signora Santina, le gira le spalle facendo come Pilato quando non volendo decidere se liberare o condannare a morte Gesù, se ne lava le mani scaricando la patata bollente nelle mani di altri. Una ulteriore mortificazioni inferta alla signora Parisi; l’avvocato Giacobbe non demorde e presenta ricorso al CGA il quale questa volta, dà ragione ai ricorrenti e, dispone che il Comune di Messina “entro venti giorni provveda a produrre in giudizio una relazione nella quale chiarisca in modo circostanziato, 1)  ”il quadro della disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica nel triennio 2020-21-22; 2)”… l’elenco dei provvedimenti sindacali di assegnazione in deroga di alloggi di edilizia residenziale pubblica, di cui agli artt. 12 e 13 del Regolamento del Comune di Messina nel triennio 2020-21-22, ivi compresi tutti quelli successivi al diniego opposto all’odierna parte appellante; nonché l’eventuale esistenza di criteri, nelle assegnazioni in deroga, volti a stabilire delle precedenze in presenza di un numero di istanze di soggetti aventi i requisiti superiori al numero degli alloggi al momento disposti”. Guai ad alimentare la guerra tra poveri perché, tutti hanno diritto ad un alloggio decente ma, anche la signora Parisi meritava di poter entrare in una casa e vivere, in maniera dignitosa, gli ultimi giorni della sua difficile e complicata vita. Qualcuno però l’ha impedito!

Nei prossimi giorni continueremo a parlare della signora Santina Parisi grazie anche alla testimonianza della figlia Ester e dell’avvocato Annalisa Giacobbe. Seguiremo anche la decisione che assumerà il CGA.

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