“Mancano cento unità di personale al policlinico di Messina tra pensionamenti e malattie”. Una situazione che secondo il sindacato Nursind spinge “ad un abuso di ordini di servizio, strumento da usare nelle emergenze divenuto ormai ordinario, per poter garantire l’assistenza ai pazienti, con i dipendenti costretti a saltare il giorno di riposo o a subire la revoca delle ferie. Per questo il Nursind ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto e ha scritto al prefetto per avviare le procedure di raffreddamento, all’assessorato alla Salute e alla Corte dei Conti, annunciando lo sciopero”.
Nella nota il sindacato guidato a Messina da Ivan Alonge parla di una “gravissima inadeguatezza degli organici, sia infermieristico che di supporto. A far aumentare i problemi ci sono anche gli incarichi dati a circa 50 coordinatori infermieristici ed altro personale con incarichi diversi risultanti però in dotazione organica quale personale addetto all’assistenza”. Il motivo fondamentale, continua Massimo Latella, referente Nursind del Policlinico, “è anche la mancata stabilizzazione del personale precario l’utilizzo di infermieri e oss anche in mansioni diverse. Situazioni che, unite al ritardo della consegna del nuovo pronto soccorso generale dopo due anni e mezzo di attesa e con un’area triage ed il resto della struttura dove sono momentaneamente ospitati che sono inadeguati, stanno causando per il sindacato notevoli disagi alla popolazione e al personale”. Alonge chiede quindi “la stabilizzazione di tutto il personale avente diritto, e il reclutamento di altro personale urgentemente, nell’attesa si chiede di adottare urgenti misure per evitare i sovrannumeri”. Per Latella “il personale è ormai esausto, demansionato e sfruttato e senza alcuna gratificazione economica e morale, e il Nursind è pronto a dare battaglia in tutte le sedi per fare valere i diritti di tutti”.