Reggio, “Quelli di via Giudecca” ci riprovano: nuova sfida la riqualificazione del Parco Collina degli Angeli

Parco Collina degli Angeli: la nuova ‘sfida’ di Quelli di via Giudecca: appuntamento tra 14 e 15 gennaio per far ripartire e rimettere in sesto "la più antica testimonianza delle opere della Magna Grecia giunte fino a noi"

  • foto collina angeli
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Appuntamento il 14 e il 15 gennaio dalle 9 alle 12 presso il parco archeologico Collina degli Angeli. È questa la nuova “sfida” di Quelli di via Giudecca. Riportare in auge quella che forse è la più antica testimonianza delle opere della Magna Grecia giunte fino a noi, recuperando l’area intorno alla cinta muraria che “nonostante i suoi 2.500 mq di verde arricchito da 30 ulivi secolari, sentieri per il passeggio, un percorso salute con attrezzi in legno per il benessere della persona, le aree picnic con tavoli e sedute e un anfiteatro semicircolare che può ospitare fino a 500 persone, si trova in completo stato di abbandono” fa sapere la presidente della Comunità patrimoniale Scalinata Monumentale di via Giudecca, Simona Lanzoni. Da qui il nuovo ambizioso obiettivo: muniti dell’autorizzazione del settore ambiente del comune di Reggio Calabria, del supporto della società Teknoservice, e armati delle attrezzature necessarie, realizzare due giornate ecologiche tese alla pulizia del sito e al recupero della parte verde calpestabile.

Il fine è quello di effettuare “una pulizia da eventuali rifiuti abbandonati e dalle erbe infestanti e malcurate del ‘percorso salute’ e lungo i sentieri di camminamento e di sosta, ovviamente senza arrecare danno all’arredo urbano e senza, in alcun modo, toccare l’area coperta che ripara l’importante sito archeologico, sottoposto a tutela, della cinta muraria di periodo greco” spiega la Lanzoni. Purtroppo, sebbene “il Comune abbia eseguito dei lavori di recupero e valorizzazione del Parco, conclusosi nel febbraio del 2017, l’intero sito, recintato e custodito in orario diurno, rimane chiuso al pubblico” continua la presidente, concludendo: “Questo parco è una risorsa, pertanto un ‘bene’ da adoperare, perché risorsa non vuol dire qualcosa da non utilizzare o da accantonare. Una risorsa, culturale e ambientale, è insieme qualcosa da utilizzare e da proteggere, da sfruttare e da riprodurre, altrimenti non sarebbe tale. E noi della Giudecca, insieme ai cittadini volontari, intendiamo contribuire a valorizzare questo magico luogo, a partire, subito, dall’accessibilità, estendendo l’invito a tutti coloro che hanno a cuore il bene della città”.

Lodevole l’impegno di questo spicchio di comunità reggina, già apprezzato per la scalinata di via Giudecca e in generale per la passione e l’amore che ci mette nel salvare quello che di bello c’è in città. Perché di bello ce n’è tanto, ma spesso è nascosto dal degrado ormai frequente e comune in varie zone, tra centro e periferia.

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