Reggina, Rivas: “con Saladini è una favola”. Poi i piatti preferiti, l’idolo e il consiglio di un ex speciale

Rigoberto Rivas è a Reggio da quattro anni: parla di Reggina, della città dello Stretto, dei suoi idoli, dei suoi piatti tipici e di mister Inzaghi

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“Da quando c’è stato il cambio di proprietà ci sembra di vivere una splendida favola. L’arrivo di un tecnico carismatico come Inzaghi ha fatto il resto. I tifosi ci incoraggiano e proveremo a dare il massimo. Serie A? Viviamo alla giornata senza fare voli pindarici. C’è ancora un girone di ritorno da disputare e preferiamo non guardare la classifica. Segnare un altro gol decisivo in ottica promozione come fu a Catanzaro nel 2020? Sarebbe come toccare il cielo con un dito. Ma stiamo zitti e pedaliamo, forse è meglio”. Ha esordito così, a Gazzetta del Sud, Rigoberto Rivas. L’ala sinistra, autore del gol che ha consentito agli amaranto di vincere ad Ascoli, è uno dei superstiti – insieme a Loiacono e Liotti – della squadra che con Toscano stracciò tanti record e conquistò la B tre anni fa.

Per questo lui, rispetto a quasi tutti gli altri, può fare anche una panoramica completa di come si trova a Reggio e di quali piatti preferisce sullo Stretto: “Reggio mi piace tantissimo – rivela – Abito in centro e vado a fare lunghe passeggiate sul Lungomare, la gente è ospitale. Il piatto tipico? Vado matto per gli spaghetti cozze e vongole e anche per la parmigiana, rivela l’honduregno, che cita due dei piatti effettivamente più comuni e buoni da queste parti. E riferendosi al passato, confessa quale è il suo idolo (“Ronaldinho”) e anche le parole che gli dispensa un ex speciale: Julio Cesar Leon. Honduregno come Rivas, a Reggio ha lasciato bellissimi ricordi: “Leon mi dice di continuare così. Mi sprona a dare il meglio, ma è orgoglioso del mio rendimento”. 

Rivas conclude parlando di mister Inzaghi: “sono cresciuto ammirando i suoi gol. Ritengo sia stato uno dei più forti attaccanti. Vederlo ogni giorno al Sant’Agata mi suscita forti emozioni. E’ molto bravo, non lascia nulla al caso, i suoi consigli sono preziosi. Aggiungo ancora che alle spalle ha uno staff ben organizzato. Quando si è saputo che aveva accettato Reggio ho capito l’importanza del progetto. Con l’Inter ho rivisto vecchi amici? Ho parlato a lungo con Skriniar, mi ha fatto piacere confrontarmi con un campione con lui”.

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