“In casa abbiamo fatto bene ma pochi punti, fuori invece abbiamo fatto punti importanti contro squadre importanti. La Mantia oggi doveva giocare titolare, avevamo provato un’altra alternativa, stava bene lui come tutti, ma ci sono stati dei discorsi extra-calcistici non da parte sua che dobbiamo cominciare a gestire meglio. Lui è un uomo di quelli che dentro lo spogliatoio li voglio sempre. Prima della partita con Inzaghi non ci siamo detti niente. Dopo gli ho chiesto scusa se in panchina abbiamo fatto un po’ di caos, gli ho fatto i complimenti, lui era contentissimo. La Reggina non meritava di perdere e noi meritavamo di vincere, io la voglio riguardare e fino al gol non c’era stato un dominio da parte di nessuna delle due. Alfonso ha fatto delle parate importanti, poi ci siamo messi dietro e siamo stati ignoranti, un po’ di sana ignoranza ci vuole”. Così Daniele De Rossi, tecnico biancazzurro, al termine di Reggina-Spal.
“La Reggina, come il Parma, è stata quella che ci ha pressato meglio, dal rinvio dal fondo. E’ quella che ci ha studiato e ci ha preparato la partita meglio. Sappiamo che quando vengono uomo a uomo poi siamo anche uomo a uomo davanti. I vari Rivas, Menez, che è sempre un piacere guardare e riabbracciare, Majer, Fabbian, Hernani, sono giocatori di Serie A e se la Reggina sta lì sopra c’è bun motivo. Mi scrivono ancora tifosi della Reggina, dopo anni, per quella frase in cui citai il Granillo. E’ uno stadio che mi ha sempre galvanizzato, quando sono arrivato da avversario. Anzi, oggi mi ha fatto impressione vedere la tribuna di fronte a me con spazi vuoti, mi auguro che tante piazze come questa possano avere importanti palcoscenici”.