In un modo o nell’altro, da un anno o poco più, non si fa che parlare di benzinai e distributori vari. Prima gli allarmismi legati a guerra e inflazione, con la paura che il carburante potesse terminare e lunghe (e ingiustificate) file alle colonnine. Poi i prezzi alle stelle, le polemiche e il taglio delle accise. Ora, di recente, quelle stesse accise ripristinate, ma con altre polemiche. Sono quelle sulla trasparenza dei prezzi e sulle accuse del Governo ai distributori di benzina. Per questo, i Sindacati di riferimento hanno deciso di indire uno sciopero generale partito dalle 19 di oggi e che terminerà alle 19 di giovedì 26 gennaio, per un totale di 48 ore. Per i distributori nelle reti autostradali, invece, lo scioperò sarà dalle 22 di oggi, martedì 24 gennaio, alle 22 di giovedì 26 gennaio.
Tuttavia, anche in questo caso si è stati costretti a registrare un allarmismo ingiustificato e un po’ di caos ai distributori. Questo, come spesso accade – e come già accaduto per Covid o guerra – è frutto del bombardamento mediatico. In realtà, anche questa volta non c’è molto di cui preoccuparsi, sempre che si possa parlare di preoccupazione quando i benzinai scioperano per 2 giorni (basta semplicemente sapersi organizzare per tempo). A Reggio Calabria, infatti, sono in tanti a non aderire allo sciopero. Anzi, a livello nazionale c’è già stata la divisione, tra chi sciopererà per due giorni e chi per uno solo, e cioè fino a domani alle 19. Tornando alla città dello Stretto, basta fare un giro da Nord a Sud per riscontrare come in tanti siano rimasti aperti e lo siano anche questa sera. E poi ci sono quelli “dichiarati”, che non aderiranno. Ad esempio AP Petroli, distributore in zona Nord, che sarà regolarmente aperto. Ma anche le colonnine IP tra le Bretelle e Ravagnese o anche la Q8 a Pellaro.