“Nonostante la grande mobilitazione popolare indetta dal Comitato per la difesa dell’ospedale e la forte attenzione mediatica, vi è in atto un cinico ed inaccettabile tentativo finalizzato a far cadere nell’oblio l’emergenza rappresentata dal depotenziamento e dalla sostanziale chiusura dell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona, allo stato trasformato in Covid hospital.
Una realtà che sta causando pesanti danni sociali con la cancellazione del diritto, costituzionalmente garantito, alla salute per decine di migliaia di cittadini-utenti di un’ampia fascia del territorio della nostra provincia. Infatti, a fronte dei roboanti impegni, delle audizioni parlamentari e delle tante parole spese, ad oggi non è stato fatto assolutamente nulla per dare segnali concreti finalizzati alla salvezza e al rilancio del presidio ospedaliero di Barcellona che, è bene ricordarlo, ai sensi della rete ospedaliera regionale vigente, dovrebbe essere un ospedale di base con n. 110 posti letto, suddivisi tra i reparti di medicina interna, ortopedia e traumatologia, chirurgia generale, astanteria, urologia oncologia, neurologia, geriatria, lungodegenza, malattie infettive e riabilitazione funzionale”. È quanto hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina, e Corrado Lamanna, Responsabile Area Medica Uil Fpl.
“In questo quadro, i fatti concreti che impattano sulla vita quotidiana dei cittadini sono oltremodo preoccupanti poiché, allo stato, a Barcellona, sito nel quale insiste l’unico laboratorio di biologia molecolare a servizio di tutti gli ospedali dell’Asp, non si riesce neanche a garantire l’esito dei risultati dei tamponi molecolari: oltre al danno la beffa. Pertanto, parliamo di un presidio ospedaliero che vive in una condizione caratterizzata da incertezza e da una forte mortificazione per medici, infermieri, oss, ausiliari, tecnici sanitari ed amministrativi che sono quotidianamente sviliti nel loro ruolo e nella loro professione”, hanno proseguito i sindacalisti della Uil.
“Tutto ciò è inaccettabile e, a nostro avviso, è indispensabile mantenere alto il livello di guardia al fine di rilanciare la vertenza-Barcellona. L’assessore regionale alla salute dott.ssa Volo deve mantenere le promesse e garantire i formali impegni assunti nelle scorse settimane. L’apertura h24 del pronto soccorso rappresenta il primo provvedimento da assumere con la massima urgenza. E’ del tutto ovvio che, se dovesse proseguire l’assordante silenzio del governo regionale e dell’Asp di Messina, assumeremo ogni iniziativa di mobilitazione per evitare la chiusura del Cutroni Zodda di Barcellona. I tempi stringono e non sono ammessi ulteriori inutili perdite di tempo”, hanno così concluso Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina e Corrado Lamanna, Responsabile Area Medica Uil Fpl.