I mercatini dell’usato, si sa, riservano sempre tante sorprese inaspettate. A volte vi si fanno affari d’oro. Ma quanto accaduto a un ottantenne di Battaglia Terme, nel padovano, ha dell’incredibile. Ha acquistato un mobile al mercatino dell’antiquariato e dentro vi ha trovato tre titoli di Stato degli anni ’30 del valore complessivo di 1600 lire. Secondo un consulente contabile al quale l’uomo si è rivolto per chiedere un rimborso allo Stato, i valori valgono oggi oltre 87 mila euro, comprensivi di interessi legali, rivalutazione e capitalizzazione, e del tempo intercorso tra la data di emissione e quella del ritrovamento. Il pensionato, come riporta PadovaOggi, ha ora incaricato due avvocati del Foro di Roma, al fine di agire per il recupero della somma presso Poste italiane e Ministero delle Finanze. I legali sostengono che lo Stato è obbligato in solido ad “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana.
In Italia i Titoli di Credito “Antichi” attualmene circolanti sono circa 10 milioni. Tutti i titoli in questione possono essere riscossi, anche quelli emessi durante il Regno d’Italia. Tra i più diffusi, oltre ovviamente ai libretti di risparmio bancari e postali, ci sono i buoni fruttiferi postali, i certificati di debito pubblico del Regno d’Italia, i certificati di debito pubblico dello Stato Italiano, i prestiti redimibili e altre tipologie. E chissà quanti vecchi mobili celano, dietro le proprie polverose ante, titoli simili. Trovarli è solo questione di fortuna.