Vendita Raffineria Priolo, la partita non è ancora chiusa: in corsa ci sarebbe anche un nuovo trader

Oltre a Goi e alla statunitense Crossbridge, anche il trader svizzero Gunvor sarebbe in partita e si prepara a incontrare il governo. Trattativa anche per il Ccgt Erg

StrettoWeb

È tutt’altro che chiusa la partita della vendita della raffineria Isab di Priolo da parte di Lukoil. Oltre al fondo statunitense Crossbridge, che aveva condotto una due diligence prima di Natale e aveva anche stretto un accordo con il trader Vitol in vista dell’acquisizione dell’impianto, sul dossier ci sarebbe, a quanto appreso dalla Staffetta, anche il trader svizzero Gunvor, nome che non era finora emerso tra i possibili acquirenti.

Nessuna delle due società considera chiusa la partita, anche dopo l’accordo della compagnia russa con Goi (v. Staffetta 09/01). Oltre a operare come trader, Gunvor è proprietaria tra l’altro della raffineria di Ingolstadt, in Germania, collegata all’Italia attraverso l’oleodotto Tal che parte da Trieste, della raffineria Gunvor Petroleum Rotterdam nei Paesi Bassi (acquisita nel 2016 da Kuwait Petorleum, v. Staffetta 4/2/16), della raffineria Gunvor Petroleum Antwerp di Anversa, fermata dalla fine del 2020 e attualmente utilizzata come deposito costiero, del terminale petrolifero Stargate di Rotterdam, e degli impianti di produzione di biodiesel di Berantevilla e Huelva, in Spagna.

Proprio per via di queste credenziali industriali, Gunvor punta fortemente sull’acquisto della raffineria siciliana ed è intenzionata a presidiare ancora il dossier, anche facendo sponda con il governo italiano nel caso di un commissariamento dell’impianto. I vertici della società avrebbero già programmato una visita istituzionale in Italia nel giro di un paio di settimane.

A quanto si apprende, la società svizzera avrebbe in precedenza anche aperto una trattativa con Erg per l’acquisizione della centrale a gas di Priolo, adiacente alla raffineria cui fornisce energia elettrica e vapore, che la società genovese aveva ceduto a Enel, operazione poi bloccata dall’Antitrust. Una trattativa poi congelata proprio in vista della definizione del destino della raffineria Isab.

Il trader svizzero è di proprietà di uno dei due fondatori, lo svedese Torbjörn Törnqvist, al 75%, mentre il restante 25% è di proprietà dei trader che vi lavorano. Nel 2014, in conseguenza delle sanzioni internazionali contro la Russia a seguito dell’invasione della Crimea, l’altro socio fondatore, il russo Gennady Timchenko, vendette la propria quota (v. Staffetta 21/03/14). In seguito la società ha liquidato tutte le proprie attività in Russia (v. Staffetta 28/12/15).

La partita per la vendita di Isab, che coinvolge dunque i tre principali trader internazionali indipendenti (Gunvor come possibile acquirente, Trafigura e Vitol come partner chiave degli altri due aspiranti), è più che mai nelle mani del governo.

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