Aggressione Firenze, la tensione sale: la lettera della Preside non piace a Valditara, minacciato di morte

"Le minacce non mi preoccupano, ma ritengo si stia creando un brutto clima", ha detto Valditara, il quale ha ricevuto la solidarietà di Maurizio Lupi

StrettoWeb

L’aggressione a Firenze ha aperto, come prevedibile, un fiume di polemiche, botta e risposta, e ora anche minacce. Quelle al Ministro Valditara. La storia è nota, parte dalla violenza di alcuni esponenti di Azione Studentesca nei confronti di due studenti del Liceo Michelangiolo. In seguito all’episodio, molto discutere ha fatto la lettera che la Preside del Liceo “Da Vinci” di Firenze ha scritto, rivolgendosi ai suoi ragazzi e parlando di deriva fascista. “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E’ nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”, si legge nella lettera della Dott.ssa Annalisa Savino.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara non ha accolto benissimo la lettera: “è una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”, ha detto Valditara, ricevendo un’ondata di insulti e minacce. Prima è stato attaccato dalla stessa Opposizione (Pd e 5 Stelle), nonché dall’Anpi, e successivamente da web e social. E così è arrivata la solidarietà di Maurizio Lupi (Noi Moderati): Solidarietà al ministro Valditara per le minacce e gli insulti di cui è stato fatto oggetto. Episodi oggettivamente gravi, da sanzionare nella loro fattualità, non vanno usati per gettare benzina sul fuoco della polemica politica e dell’ideologia. È responsabilità di tutti”.

Valditara si è detto tuttavia tranquillo e non preoccupato per le minacce: le minacce non mi preoccupano, ritengo si stia creando un brutto clima, occorre abbassare i toni della polemica; ho lanciato la sfida per un nuovo patto repubblicano e mi aspetto dall’opposizione solidarietà rispetto a queste deliranti minacce ma ad oggi non mi è arrivata solidarietà. Essere minacciati di morte non è un bel messaggio. Trovo che ci sia sempre più un attacco anche alla libertà di opinione e un aumento dei toni per portare la polemica interna all’estero e trasformarla in una campagna di odio, delegittimazione e falsificazione della realtà. Chiedo quindi ai partiti di opposizione un maggior senso di responsabilità. I toni devono essere abbassati, ma intanto mi aspetto solidarietà, perché essere minacciati di morte e sperare di essere impiccati a testa in giù non è un bel messaggio”.

Condividi