Angela Robusti: “non voglio apparire, ma portare positività. Alle Associazioni dico: ‘lavoriamo insieme'”

Le parole di Lady Inzaghi, Angela Robusti, a StrettoWeb: la donna ha voluto precisare alcune situazioni dopo quanto letto in queste ore

StrettoWeb

“Non sono una che brontola e non voglio puntare il dito contro nessuno. Io porto positività, voglio che il mio messaggio porti positività, che stimoli chi di dovere”. Parola di Angela Robusti. A StrettoWeb, la compagna dell’allenatore della Reggina Pippo Inzaghi ha tenuto a chiarire alcune situazioni relativamente a chi pensa che possa avere un secondo fine o esaltare la sua immagine: “ma quando mai? E’ stato travisato quello che è il mio reale messaggio, ma posso capirlo. Sembro quella che arriva così dal nulla e vuole fare la gradassa, sarei io la prima a infastidirmi di questo comportamento”.

Angela Robusti è così, come l’abbiamo conosciuta in questi mesi. Di apparire non le interessa minimamente, anche perché “voglio starmene per i fatti miei e non offuscare il lavoro del mio compagno”, dice a noi che – proprio per questo – da mesi proviamo a “rincorrerla” per un’intervista, senza fortuna. E’ impegnata con la famiglia, alle prese con un parto imminente e nel frattempo prova a occuparsi di sociale, ma senza secondi fini: “quali secondi fini? Non posso pensare di avere un fine politico. Poi cambiamo città spesso, non è possibile. Il nostro compito è di lasciare un segnale positivo a prescindere. Non faccio le cose per secondi fini, non fa per me. Anzi, provo a sfruttare quello che si fa anche per pubblicità positiva sulla città. A tanti miei amici di su ho detto: ‘non siete mai venuti a Reggio? Venite!”.

E Angela precisa anche i motivi della stoccata al Comune: “non voglio puntare il dito, ma stimolare. Non lo so, magari il Comune avrebbe potuto fare qualcosa per i ragazzi, chiamarli, dargli un attestato di merito. I giovani vanno stimolati, era questo il senso del mio messaggio. Se nessuno dice niente, le cose non cambiano. Non vi dico quello che hanno trovato i ragazzi venerdì mattina, sacchi pieni di oggetti pericolosi in tutto il Lungomare, in spiaggia. Mi domando: ‘ma i genitori si fidano di lasciare i propri figli a correre da soli in spiaggia? Se un bambino scappa sulla spiaggia da solo… C’è un mare stupendo, dei lidi bellissimi, e quello che i ragazzi hanno trovato non è di certo roba di questi mesi, ma roba di anni. Voi come stampa, insieme anche ai docenti, avete un compito importante: far confluire un pensiero pubblico verso un bene, lavorare insieme è il modo migliore. Anzi, a proposito di insegnanti, voglio evidenziare che alle scusanti cercate da qualcuno per demotivare i ragazzi si sono contrapposti molti Professori del “Da Vinci” e del “Piria”. Intendo citare soprattutto la Vice Preside Praticò, straordinaria, Insegnante con la ‘I’ maiuscola. Si sono fatti carico di questo impegno al meglio per rendere questa giornata produttiva. 

Nessuna contrapposizione, dunque. Nessuna competizione: “ma ci mancherebbe”, evidenzia Angela. E a quelle Associazioni che si sono un po’ infastidite dal fatto che sia stato dato molto risalto alla sua iniziativa di venerdì da parte della stampa, lei invita a cooperare: “l’unione fa la forza, io posso sfruttare magari un po’ più di notorietà per far passare meglio il messaggio, ma una cosa non esclude l’altra. Per me le Associazioni possono anche dirmi: ‘sfruttiamo anche te così noi saremo più forti’. Preciso però che nessuna Associazione mi ha contattata. E io l’iniziativa di venerdì l’ho aperta a tutta la cittadinanza. Una mi ha contattato come madrina per il taglio del nastro di un campetto riqualificato, ma il mio compito non è fare la madrina, non ho bisogno di apparire, di dare la mia immagine. Se c’è da pulire, da raccogliere la spazzatura, allora sì, ci sono. Per esempio mi ha contattato Corredino Sospeso, per un altro tema, quello dei bambini, a cui sono molto legata. Abbiamo fatto tante cose e, spoilero, un’altra la faremo la prossima settimana, il 23 febbraio”.

Inzaghi, Angela e il piccolo Edo: “usa sempre un sacco di palloni, fa canestro ovunque. Pippo casalingo? No, faccende di casa non ne fa, ma è un padre e compagno unico”

La discussione non può non spostarsi, poi, anche al rapporto bello con Reggio e alla vita di mister Inzaghi fuori dal campo: “se io non sono convinta è perché non ho tutto razionalmente chiaro”, in riferimento alla decisione di trasferirsi a Reggio. “La scelta è stata legata a un progetto triennale che aveva serietà. Quando Saladini è venuto a Formentera ci siamo parlati faccia a faccia e ci siamo detti delle cose. Prima volta? Sì, a Reggio è la prima. La Calabria, insieme al Molise, era l’unica Regione italiana che non avevo visitato. In questi mesi abbiamo girato tanto, più il mare della montagna. Ci manca Tropea, vediamo quando potremo andare”.

E su Pippo: “meglio Inzaghi papà o Inzaghi casalingo? No, faccende di casa non ne fa, ma come compagno e papà è una persona unica, seria, come la vedete. Ci tiene, ha passione, nel suo lavoro è ossessionato”. E la strada del piccolo Edo sembra essere la stessa di quella del papà: “lasciamo perdere”, scherza Angela. “Noi il pallone non glielo avevamo mai comprato, ma li vuole, li usa, ne ha tantissimi. Tira in continuazione nella porta, fa canestro su qualsiasi cosa, sui vasi, nel water, anche sulla padella mentre cucino. E se non trova una palla, prende una carta, l’accartoccia e la usa come pallone”.

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