Caso Cospito, il ministro Nordio: “è pericoloso”

Caso Cospito, Nordio: "è pericoloso, nessuna novità per la revoca del 41 bis"

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“Non ci sono elementi di novità per revocare il regime di carcere duro ad Alfredo Cospito né le dichiarazioni di Donzelli erano relative a documenti secretati”. In aula alla Camera, Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ripete che la “pericolosità dell’anarchico è aumentata e che continua a orientare la galassia anarco-insurrezionalista e le iniziative di lotta”. Per Nordio, gli elementi di novità “addotti dalla difesa dell’anarchico non demoliscono i presupposti del 41 bi”s. “Le sue condizioni di salute – rimarca Nordio- sono costantemente monitorate, sono in miglioramento: è tornato ad assumere integratori “. Il decreto con il quale il Guardasigilli ha rigettato, lo scorso 9 febbraio, la richiesta di revoca del 41 bis, è stato adottato soltanto dopo aver letto i pareri della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, la Direzione distrettuale antimafia di Torino e il procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo. “Una valutazione- precisa Nordio- che trova pieno riscontro nel parere del 31 gennaio fornite dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, per il quale i pericoli sono anche aumentati alla luce delle azioni messe in atto in maniera sinergica”. In quel documento, Giovanni Melillo, a capo della Dna, ha esortato a valutare la possibilità di applicare a Cospito la sorveglianza speciale, pur trovandosi d’accordo i due sull’assenza di elementi di novità addotti dalla difesa dell’anarchico e sulla capacità di Cospito di essere fonte di ispirazione per gli antagonisti.

Per l’avvocato dell’anarchico che parla di “condizioni prossime al tracollo. “Se il 24 febbraio la Corte di Cassazione non dovesse annullare senza rinvio l’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza, disponendo la revoca del 41 bis per Cospito, qualsiasi successivo provvedimento di favore per Alfredo dovrà essergli notificato al cimitero”.

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