Questa sera al programma televisivo di La7 ‘Non è l’Arena’, condotto da Massimo Giletti, si parla delle chat , rese note oggi, di Matteo Messino Denaro. Ovviamente, data la detenzione del boss al regime di 41 bis, non si è potuto non parlare anche del caso di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame per protesta contro il carcere ostativo. Tra tutti gli ospiti presenti, che come da prassi si confrontano sull’importante tematica, spicca la figura dell’ex brigatista, che ormai ha scontato la sua pena, Raimondo Etro. Etro, non solo si è detto a favore del 41 bis, ma ha anche precisato che gli unici ai quali interessa la sorte e la salute di Cospito sono solo gli anarchici.
Anarchici che, evidentemente, sono sempre più strumentalizzati da più parti. Dalla mafia, innanzitutto, ma anche dalla politica. E su quest’ultimo punto l’ex brigatista rosso ha fatto un’affermazione che, detta da lui, dovrebbe far riflettere: “Cospito è appoggiato dalla sinistra, rancorosa per aver perso le elezioni“. Una dichiarazione forte, inaspettata da parte di un ex brigatista, che conosce però le dinamiche di alcuni ambienti. “Siamo di fronte alla stessa situazione di Cesare Battisti, che per circa 30 ha preso in giro lo Stato, con la solidarietà di un certo tipo di sinistra“, ha detto ancora Etro. “Io ho scontato la mia pena ma sono stato trattato bene dallo Stato”, ha rivelato ancora l’ex brigatista, che ha partecipato all’organizzazione del sequestro di Aldo Moro e all’assassinio del giudice Riccardo Palma, avvenuto il 14 febbraio 1978. In quell’occasione, all’ultimo momento. Etro si rifiutò di sparare.