Giustizia per Santina Parisi, morta per leptospirosi trasmessa dai topi nelle baracca di Giostra | INTERVISTA

Messina, intervista all'avvocato Annalisa Giacobbe sulle condizioni disumane in cui vivono i suoi assistiti nelle baracche di Giostra

StrettoWeb

Riprendiamo a parlare della signora Santina Parisi una donna, che desiderava solo di vivere l’ultima parte della sua vita, in una casa. Aspirazione legittima di tutti quei cittadini che, nel 2023 a Messina, non potendo permettersi un alloggio, sono costretti ad abitare, in condizioni disumane, dentro una baracca. Per onore di cronaca, lo scorso Governo, aveva assegnato circa 100 milioni di euro alla città di Messina per la definitiva eliminazione delle baracche; una oscenità che da oltre cento anni, trasmette un’immagine inqualificabile della città e in particolare, di una vasta area urbana che va da Camaro a Giostra, passando per l’Annunziata, Fondo Fucile, Rione Taormina e Bisconte; interessati più di ottomila cittadini.

A provvedere alla demolizione, lo smaltimento, il risanamento, la riqualificazione ambientale ed il ricollocamento abitativo, il prefetto di Messina Cosima Di Stani nominata commissario straordinario del Governo. Le procedure hanno avuto inizio radendo al suolo alcune delle aree sopra menzionate ma, le baracche di Messina sono ancora tantissime ed i nuclei familiari interessati molto più di ottomila. Scaduto il mandato del Prefetto Di Stani, l’incarico è passato al Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani.

A tal proposito, il Sindaco di Messina Federico Basile, senza mettere minimamente in discussione la capacità gestionale e la competenza del Governatore della Sicilia, considera poco comprensibile la decisione inserita nel Decreto Mille Proroghe in quanto, il Presidente Schifani già oberato dai tanti impegni istituzionali, potrebbe incontrare difficoltà nel seguire le vicende legate alle baracche della città peloritana; ancora, non vivendo a Messina, non conosce né dinamiche né luoghi. Per questi motivi, Basile ha manifestato la sua disponibilità ad assumere il ruolo di commissario.

Certamente anche la signora Santina aveva sperato che gli amministratori della sua città, conoscendo le condizioni in cui era costretta a vivere, sia lei che molte altre famiglie, avrebbero fatto il possibile e l’impossibile per trovare una abitazione “idonea per il suo nucleo familiare”. Scorrendo la vita della signora Parisi, scopriamo che nel 2015 ha ricevuto il trapianto di fegato, donatrice la figlia Ester che, in occasione del ricovero in ospedale per donare il 60% del suo fegato, ha scoperto di avere una malformazione congenita. Questa anomalia le sarebbe stata fatale se fosse venuta fuori proprio in occasione della donazione. Ester ha ringraziato mamma Santina che, per ben due volte le ha donato la vita: alla nascita e in occasione del trapianto. Nonna Santina dopo il trapianto avrà pensato che finalmente la sua vita sarebbe cambiata in meglio ma, le speranze non sempre si realizzano.

Il Figlio Giuseppe di quarant’anni, che vive con mamma Santina, sempre nella baracca di Via Cuore di Gesù, manifesta tantissime problematiche di salute per cui necessita di assistenza continuativa che gli viene assicurata proprio dalla signora Parisi; mamma Santina, nonostante l’invalidità, indirizza la sua attenzione sul figlio. Passano gli anni, la signora Parisi scopre che per poter ottenere una casa, deve presentare istanza all’ufficio casa del Comune di Messina cosa che avviene ma, l’esito lo conosciamo già. Quello che ancora non riusciamo a comprendere è come mai, la burocrazia ingessata, arrogante, che manifesta potere con i deboli e si inchina di fronte ai forti, abbia potuto mostrare tanta insensibilità e poca trasparenza nei confronti di una persona malata, fragile che chiedeva giustizia non solo per lei, ma anche per altre vicine di case, anch’esse malate e prive di possibilità economiche.

Ci risulta che nell’ultimo periodo di vita, precisamente nel mese di settembre 2022, la signora Santina abbia ricevuto la visita di funzionari dell’Istituzione che si sarebbe dovuta occupare della sua condizione anche di salute ma, l’atteggiamento è risultato essere quasi offensivo e non consono a professionisti che svolgono giornalmente questo lavoro. Un mese dopo, Santina Parisi si ammala di leptospirosi, una malattia infettiva trasmessa dai topi che popolavano la sua abitazione e, per lei la vita volge ormai al termine. Nonna Santina non ha più potuto vedere sorgere il sole squarciare le tenebre lunghe sessantasei anni, non si potuta lasciare accarezzare dalla rugiada che inumidisce i fiori donando lucentezza e vigore; non ha più potuto vedere il sorriso delle nipotine Priscilla di cinque anni e Tabita di sedici mesi anch’essa segnata da una patologia grave per cui, ogni mese deve recarsi al “Bambino Gesù” di Roma per essere sottoposta a terapie e cure specialistiche.

Santina Parisi non ha avuto la fortuna di guardare in faccia e ringraziare il funzionario incaricato a consegnarle le chiavi per aprire la porta di una casa. Ma ciò che fa ancora più rabbia è sapere che, Santina Parisi deceduta in ospedale, non è potuta tornata tra le umide pareti della sua baracca per essere ricevere veglia e preghiere dai suoi familiari; troppo stretto il cunicolo per consentire ad una bara o anche ad una barella di potervi accedere. Il saluto a Santina Parisi è avvenuto per strada. Un’altra “invisibile” come Papa Francesco definisce gli ultimi, i più deboli, i più indifesi, ha lasciato questa vita terrena. Adesso la figlia Ester tornata ad abitare nella baracca che prima era stata la “casa” di mamma Santina, insieme al marito, alle due figlie Priscilla e Tabità disabile ed al fratello Giuseppe anch’egli malato, ha deciso di proseguire il procedimento iniziato da Santina. L’avvocato Annalisa Giacobbe le rimarrà accanto nella speranza che il CGA farà finalmente giustizia così, potrà essere onorata la memoria di Santina Parisi donna combattiva, altruista che si è spesa per il bene degli altri sacrificando sé stessa.

Messina, intervista all’avvocato Annalisa Giacobbe sulle condizioni in cui vivono i suoi assistiti | VIDEO

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