A due giorni dalla scoppola elettorale in Lombardia e Lazio e con il congresso in corso, nel Partito Democratico divampa l’ennesima polemica che rischia ancora di più di destabilizzare un partito in forte crisi di identità. In un’intervista al New York Times, il segretario nazionale Dem, Enrico Letta, elogia Giorgia Meloni: “è meglio di quanto ci aspettassimo, segue le regole ed è forte”. Letta spiega: “Giorgia Meloni ha abbandonato la sua dichiarata aggressività nei confronti dell’Unione Europea, decidendo di seguire le regole ed evitando di commettere errori. È in quella luna di miele piena, senza alternativa all’interno della maggioranza e dell’opposizione divisa”.
L’ex ministro Andrea Orlando va giù duro con l’attuale segretario: “c’è qualcosa che non va. Mettiamoci d’accordo compagni e amici. Se sosteniamo, io credo in modo sacrosanto, che la manovra di bilancio incentiva l’evasione, non aiuta l’economia reale e premia le rendite, colpisce i poveri e non affronta la crisi salariale. Se diciamo che il decreto Ong è contro la Costituzione, i trattati internazionali e il senso stesso di umanità. Se diciamo che esponenti del governo, coperti dalla premier, si sono resi responsabili di comportamenti gravi e di un utilizzo inaccettabile delle istituzioni contro l’opposizione. Come si fa a dire contemporaneamente che sono capaci (di cosa?) o che sono meglio di quanto ci aspettassimo?”.
Elly Schlein, candidata anche alla segreteria del Pd, non le manda a dire: “credo che Giorgia Meloni non abbia ancora trovato la postura nel nuovo ruolo. Lo penso dal primo discorso che ha tenuto alla Camera e sulla vicenda Delmastro e Donzelli. Credo che la destra non abbia aumentato la portata del proprio consenso, ma ha saputo mantenerlo. Alle ultime politiche hanno preso gli stessi voti del 2018. Credo che non passerà molto tempo per la prossima delusione – prosegue Schlein – Hanno fatto una manovra che colpisce i poveri, colpito le pensioni del ceto medio e delle donne, non hanno messo un euro agli enti locali, non un euro al trasporto pubblico e al Sud. Meloni ha scavalcato con il ddl Autonomia regioni e Parlamento per fare un favore alla Lega. Io penso che sia un governo che sta facendo male e che in Europa rischia di isolarci gettandosi tra le braccia del gruppo Visegrad”.