Giorno del Ricordo, Messina ricorda il carabiniere Antonino Cacciola | INTERVISTE

Cerimonia di consegna alla Prefettura di Messina dell’onorificenza in memoria del messinese Antonino Cacciola, vittima delle Foibe

Giorno ricordo messina
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Oggi, 10 febbraio, è “il giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle Foibe. Un esodo che ha visto oltre 250 mila italiani residenti in Istria vittime dei partigiani jugoslavi subito dopo la seconda guerra mondiale. Una vera e propria guerra politica perpetrata dal regime comunista di Tito contro la popolazione italiana che risiedeva sia in Istria che in Dalmazia. Più di 7 mila gli italiani scomparsi nelle caverne presenti nella zona del Carso chiamate appunto Foibe dal latino “fovea” fossa. La giornata è stata istituita nel 2004, con la legge n. 92, per tenere vivo, soprattutto nei giovani, il ricordo di uno degli eventi più dolorosi della nostra nazione, una tragedia che ancora, interroga le coscienze di tutti, su cosa possono provocare certi regimi che puntano a consolidare il potere e non a guardare alla dignità delle persone e alla loro identità. Questa negazione dei diritti umani continua anche nel 2023, basta guardare alle diverse migliaia di persone uccise a cause di inspiegabili guerre civili come quella in Siria o nella vicina Ucraina.

Si è tenuta questa mattina nel salone di rappresentanza della Prefettura di Messina, una cerimonia commemorativa durante la quale, è stata consegnata l’onorificenza alla professoressa Maria Rosaria Briguglio, nipote del carabiniere Antonino Cacciola, vittima delle Foibe. La Prefettura di Messina è stata l’unica nel Sud Italia, a consegnare questo riconoscimento. Significativa la presenza degli studenti del liceo Classico “La Farina-Basile”; la scuola è luogo deputato a tenere vivo il ricordo perché, la storia non si può cancellare ma, il ricordo deve essere tenuto sempre vivo. La maggior parte dei giovani non conoscono gli eventi che hanno portato alle vittime delle Foibe e, grazie a questa iniziativa della Prefettura, hanno potuto meglio comprendere ed approfondire un periodo storico particolarmente difficile e doloroso.

Alla presenza di numerose autorità, civili, militari e religiose ed in particolare, del Generale Interregionale dell’Arma dei Carabinieri Riccardo Galletta, il Prefetto Cosima Di Stani, con grande commozione ha ricordato le vittime delle Foibe fissando lo sguardo sul carabiniere messinese Antonino Cacciola che proprio perché appartenente all’arma dei carabinieri, è stata una delle prime vittime della follia dei partigiani di Tito. Sia la figlia Maria che la nipote Anna Rosaria Briguglio, insignita del riconoscimento in memoria del nonno, hanno cercato di tenere vivo il ricordo di tutti quegli italiani scomparsi e mai ritrovati nelle caverne delle Fobie. Il Prefetto di Stani, a conclusione del suo intervento, ha voluto ricordare le atrocità di quella tragedia, leggendo la poesia di Fabio Magris, “Ossa Spezzate”; la lettura è diventata commozione vera quando ha pronunciato “… Ora, nei prati di Basovizza, un masso di pietra carsica sigilla la vergognosa tomba dei dodicimila infoibati. Non si odono più tormentosi lamenti ma solo frusciar del vento e…poco lontano un ragazzino sorridente fa volare il suo aquilone…”. Anche il liceo classico La Farina ha voluto testimoniare la propria vicinanza all’insegnante Anna Rosaria Briguglio e a tutte le vittime delle Foibe, affidando alla studentessa Vittoria Consiglio la lettura di “Solo una mano ed il cuore in gola di Francesco Calvaruso” lettura tratta dal libro “Luigi Bruno: un uomo al servizio dell’Italia”.

Giorno del Ricordo, Messina ricorda Antonino Cacciola: le parole della figlia | VIDEO

Giorno del Ricordo: commemorazione in Prefettura a Messina | VIDEO

Messina: commemorazione nel Giorno del Ricordo | VIDEO

Messina ricorda il carabiniere Antonino Cacciola, vittima delle Foibe | VIDEO

Giornata del Ricordo: le parole del Prefetto di Messina | VIDEO

Giorno del Ricordo, le parole del Generale Riccardo Galletta | VIDEO

Messina: onorificenza in memoria di Antonino Cacciola, le parole di Caterina Celesti | VIDEO

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