Doppio appuntamento al MArRC con la cultura nella seconda settimana del mese di febbraio. Domani pomeriggio, alle 17.00, in sala conferenze l’incontro “Diamo voce alla Pace”, in sinergia con l’associazione Pietre di Scarto.
“Il MArRC farà da sfondo ad un momento di riflessione e di confronto con l’obiettivo di diffondere la cultura del passato e del presente attraverso la comunicazione, la condivisione e la collaborazione – dichiara la presidente dell’associazione, Prof.ssa Sara Puntillo – La scelta e la descrizione di alcuni reperti archeologici ricorderà che c’è sempre stato nel tempo un modo di vivere pacifico in cui nascevano e trovavano spazio attività artistiche, sportive e di civile convivenza- conclude“.
All’incontro saranno presenti Aldo Chiantella, partigiano calabrese, e Antonella Bellocchio dell’Osservatorio sulla Mafia.
Giovedì 9 febbraio, invece, sempre alle 17:00 in sala conferenze l’incontro “Opere d’arte e addobbo delle tombe dal V al III a.C.: da Atene a Verghina, ad Alessandria di Egitto” a cura del Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Introdotta dalla presidente del CIS, Loreley Rosita Borruto, la relatrice, professoressa Paola Radici Colace offrirà degli interessanti spunti di riflessione sugli allestimenti delle tombe con alcuni dei più iconici corredi funerari della storia dell’antichità.
“Visitando le necropoli di Verghina, Leukadià, Mieza, Derveni, che custodiscono i resti dei principi e dei membri della famiglia reale macedone, i ricchi corredi funerari, con arredi, danno conto della volontà di assimilazione ai riti e alla cultura greca da parte dei Macedoni, che posti geograficamente fuori dai confini della civiltà ellenica, hanno cominciato, inviando questi messaggi di volontà di assimilazione, a costruire politicamente il sogno di divenire i re di Atene – afferma Paola Radici Colace, membro del comitato scientifico del CIS e professore ordinario di Filologia Classica presso l’Università degli Studi di Messina – Intrecciando il rito funerario, gli addobbi delle tombe danno concretezza ad un immaginario dell’aldilà che, pur funzionale alle esequie del defunto, costruisce anche la trama di percorsi religiosi, artistici, culturali e politici – conclude Colace”.
“Il Museo Archeologico di Reggio Calabria si conferma uno dei principali attrattori della Calabria – commenta il Direttore Carmelo Malacrino – Registriamo una proficua presenza di visitatori che, nella giornata di ieri, per l’iniziativa Mibact #domenicalmuseo, ha superato le 2000 unità. Anche questa settimana, con le sinergie positive attive con i partner consolidati, ospiteremo due iniziative pomeridiane liberamente fruibili dai cittadini e dagli appassionati – conclude”.