Palermo-Reggina, Corini torna sull’arbitraggio: “se c’è una squadra che deve lamentarsi, è la nostra”

Nella conferenza della vigilia del match di Genoa di domani sera, interpellato a precisa domanda, il tecnico rosanero ha parlato dell'arbitraggio di Palermo-Reggina

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Eugenio Corini torna sull’arbitraggio di Palermo-Reggina, che ha fatto molto discutere Inzaghi e Taibi nel post partita. Una direzione di gara, va detto, fortemente insufficiente su entrambi i fronti. Nella conferenza della vigilia del match di Genoa di domani sera, interpellato a precisa domanda, il tecnico rosanero ha affermato: “quando ho parlato dell’arbitraggio l’ho fatto solo dopo Venezia, la squadra era subissata di critiche ed era stata fortemente penalizzata in quella partita. Dopo Perugia vado in conferenza stampa e mi vengono dette determinate cose”. E poi arriviamo al match contro la Reggina: se c’è una squadra che deve lamentarsi per una decisione arbitrale, quelli siamo noi, rispetto al fatto che Majer al 20′ deve prendere un secondo giallo e lì la partita cambia. Certo, posso capire che sulla decisione di Majer l’arbitro poteva tornare indietro”, in relazione al secondo giallo a fine gara, “ma il calcio di rigore c’era e anche l’espulsione di Gagliolo”.

“A volte si va al di là, si deve accettare, per carità, ma è giusto ogni tanto allargare i gomiti e far capire che ci siamo anche noi – prosegue Corini – Non ci ha regalato niente nessuno. All’80’ di Ascoli-Palermo c’è un rigore solare per noi, che poteva cambiare l’inerzia della partita. Il Var non ha richiamato l’arbitro, non ha dato un rigore solare, ma noi dopo 3 minuti abbiamo fatto gol. E’ l’atteggiamento giusto, per questo anche in allenamento non fischio i falli apposta, perché bisogna continuare a giocare, bisogna essere pronti a tutto, non ci si deve aspettare niente da nessuno, le cose vanno conquistate”.

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