Reggina-Pisa: fischi legittimi, ma la contestazione è esagerata. Sui social dibattito aperto

Da "mercenari non ne vogliamo" a "noi vogliamo gente che lotta", è sembrato francamente eccessivo criticare una squadra che sta attraversando un periodo delicato ma che fino a qualche settimana guardava quasi tutti dall'alto

StrettoWeb

Siamo in democrazia: ognuno è libero di dire la propria. E contestare, eventualmente. Ma, proprio perché siamo in democrazia, ognuno ha anche la libertà di giudicare una contestazione. E quella degli ultras amaranto ai giocatori, al termine di Reggina-Pisa, è sinceramente esagerata. Opinione personale, in tutta serenità e senza alcun problema. Il dibattito è anche molto acceso sui social, con tanti tifosi che non hanno gradito il comportamento della Curva, contrapposto invece a una parte di Tribuna coperta che ha applaudito la squadra e il mister a fine gara. I fischi sono legittimi, ci possono anche stare e, come detto dal mister a fine gara, “ce li prendiamo”. Ben altro sono i cori, e il contenuto di questi ultimi, rivolti ai calciatori. Da “mercenari non ne vogliamo” a “noi vogliamo gente che lotta”, è sembrato francamente eccessivo criticare una squadra che sta attraversando un periodo delicato ma che fino a qualche settimana guardava quasi tutti dall’alto (anzi, continua a farlo anche adesso).

E’ chiaro: a nessuno piace perdere, ai tifosi così come ad allenatore, squadra e società. E’ chiaro che ci sia meno serenità di prima, che si faccia fatica a segnare, che si commettano errori banali in fase difensiva, che la squadra si sfilacci alle prime difficoltà e, oggi – è una novità, è la prima volta – che non si reagisca o lo si faccia in maniera confusionaria, frenetica e nervosa. Ma la stessa frenesia è quella che non deve colpire l’ambiente. Serve ragionare con razionalità. Se all’andata girava tutto bene, oggi non è così, con gentile concessione della squadra, che non è esente da colpe. Ma urlare “mercenari” ai componenti di una compagine terza in classifica, protagonista di un girone d’andata grandioso, è abbastanza fuori luogo, anche considerando ciò che si è attraversato – di ben peggiore entità – un anno fa. E si può anche evitare di tirar fuori la storiella del “dove eravamo questa estate”, che ai più ormai non piace, evidentemente.

Se febbraio non è agosto, si provi però a supportare la squadra in questo momento, con analisi e critiche anche costruttive, se necessario. Anche oggi a Contini e compagni non è mancato l’impegno e il buon approccio alla gara. Gira così, i momenti delicati sono comuni in un campionato, quasi a ogni squadra, dalla A (vedi Milan e Juve) alla B (tutte a parte Frosinone). Non sappiamo se e cosa riserverà questa stagione alla Reggina, a maggio, ma di certo non è così che si affrontano i primi momenti di difficoltà. La sensazione è che la Serie A abbia fin troppo imborghesito una piazza che pensa che la massima serie sia dovuta, anzi quasi scontata. Più equilibrio. Da parte di tutti.

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