Sanremo 2023, chi è gIANMARIA? Dai suicidi al ‘senso di colpa’, all’Ariston porta il suo “Mostro”

Scopriamo chi è gIANMARIA, giovane cantautore vicentino, vincitore di Sanremo Giovani 2023, che nei suoi testi tratta spesso temi difficili 

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Non solo grandi nomi della musica in gara a Sanremo 2023, nell’edizione numero 73 del Festival della Canzone Italiana spiccano anche tanti giovani interessanti. La novità di quest’anno è proprio legata a quelle che prima venivano chiamate ‘Nuove Proposte’ e che da un po’ di anni a questa parte passano da una selezione apposita, Sanremo Giovani, per poi giocarsi il Festival vero e proprio con i big in gara.

Quest’anno sono ben 6. Quello che arriva con il bagaglio di esperienza maggiore è Gianmaria Volpato, in arte gIANMARIA. Il giovane cantautore di Vicenza ha vinto Sanremo Giovani con il brano “La città che odi”, ma il pubblico più attento ricorderà di averlo visto nell’edizione 2021 di X Factor. Nel talent targato SKY ha impressionato Emma Marrone (che lo ha selezionato per la sua squadra) e gli altri giudici portando “I suicidi“, un brano emozionante che racconta le storie di alcune persone che, oppresse per le difficoltà della loro quotidianità, provano a trovare il coraggio di farla finita. Pur arrivando in finale da favorito, si è classificato secondo.

A Sanremo porterà “Mostro”, brano pop con sonorità elettroniche dal significato profondo. Il testo racconta la sua esperienza personale legata alla fama: il senso di colpa di essere cambiato, di ritrovarsi diverso agli occhi degli altri, “ma che ti sembro un mostro? L’ho pensato pure io un secondo“.

Classe 2002, ha sviluppato fin da bambino una passione per la scrittura e per la musica rap: il suo artista di riferimento è stato Salmo, mentre crescendo ha conosciuto Madame (anche lei vicentina). Da studente lavorava in una pizzeria per mettere un po’ di soldi da parte mentre dopo X Factor si è trasferito a vivere a Milano. Intervistato nel febbraio 2022 a “Le Iene” ha dichiarato di aver vissuto con il padre dopo la separazione dei suoi genitori e si è definito “fidanzato, sprovvisto di amante, ma con un passato da latin lover“.

Testo di “Mostro”

Ti ho baciato sulla fronte, sono uscito,
Ho tenuto il bacio che mi hai dato in viso
Per non correre nessun rischio
Ho occupato uno spazio più piccolo
Che mi sono perso? Ero solo distratto, da me
Sono entrato con la macchina in giardino
Perché non vedevo l’ora di tornare
Ora che sorella mia tu sei madre
Dimmi se siamo ancora fratelli
Che mi sono perso? Ero solo distratto, da me
E se correre fuori, mi lascia fermo dentro
Allora spero di stancarmi presto
E se seguendo gli altri, lascio indietro me stesso
Farò di tutto per stare da solo un momento
Ma che ti sembro un mostro?
Guarda che sono apposto
Che mi sono perso, ero solo distratto, da me
Mò che ti sembro un mostro
L’ho pensato pure io un secondo
Che mi sono perso, ero solo distratto,
Stavo pensando a me
Ti ho lasciato sopra il letto un mio libro
Così sai che tornerò
Ma con tutti quanti i letti che ho visto
Con che faccia tornerò?
Voglio entrare nei discorsi deciso,
Ma mi sono perso tanto e che dico?
Se non sai mai di che si parla tanto vale star zitto
E se le stelle fuori mi hanno tenuto sveglio
Vuol dire che ho avuto più di un pensiero
Se per allontanarsi basta prendere spazio
Allora diamogli un senso
Ma che ti sembro un mostro?
Guarda che sono apposto
Che mi sono perso, ero solo distratto, da me
Mò che ti sembro un mostro
L’ho pensato pure io un secondo
Che mi sono perso, ero solo distratto,
Stavo pensando a me
Ma che ti sembro un mostro?

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